Si prevedono importanti novità per quanto riguarda le disposizioni contro la violenza sulle donne durante il Consiglio dei ministri (Cdm) convocato per oggi, mercoledì 7 giugno, alle 18. Tra gli argomenti più importanti sul tavolo c'è senza dubbio lo specifico disegno di legge sul tema.
Secondo alcune bozze trapelate il ddl donerà nuovi poteri al tribunale, tra cui la possibilità di imporre "il divieto di avvicinarsi a determinati luoghi, frequentati abitualmente dalle persone cui occorre prestare protezione". Al vaglio ci sarebbe l'eventualità di comminare il mantenimento "di una determinata distanza, non inferiore a cinquecento metri, da tali luoghi e da tali persone". Tali limitazioni non sarebbero precluse neppure nel momento in cui "la frequentazione dei luoghi" sia "necessaria per motivi di lavoro o per altre comprovate esigenze".
In caso di "particolare gravità", il Tribunale può ricorrere alla sorveglianza con braccialetto elettronico. Tra le pene per chi non rispetta il divieto di avvicinamento anche "la reclusione da uno a cinque anni": consentito l'arresto "anche fuori dai casi di flagranza".
Ai danni dei sospettati di violenza contro le donne potrà essere impiegata "documentazione video fotografica o altra documentazione legittimamente ottenuta da dispositivi di comunicazione informatica o telematica". Una misura volta ad applicare, in certi casi, l'arresto in flagranza differita. Pene del codice penale "aumentate" se il fatto "è commesso, nell’ambito di violenza domestica, da soggetto già ammonito". Sotto la lente d'ingrandimento del provvedimento anche quei procedimenti dalla "trattazione prioritaria". Questi ultimi potrebbero essere velocizzati.
All'ordine del giorno della riunione serale ci sono altri provvedimenti che prescindono dal tema della violenza sulle donne. Su tutti un Dpcm che sancirà modifiche in materia di organizzazione del Ministero della Difesa. Sul tavolo anche un decreto legge relativo all'attuazione di obblighi derivanti da attività dell'Unione Europea. In programma modifiche anche per quanto riguarda l'accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e le modalità di svolgimento dei concorsi.