In arrivo nuove regole per i neopatentati: domani sul tavolo del Consiglio dei Ministri approda il ddl sulla sicurezza stradale. L’annuncio è del vicepresidente del Consiglio e ministro dei Trasporti Matteo Salvini.
Mesi di lavoro, di audizioni, con le associazioni e la polizia stradale, dice il leader della Lega, hanno permesso di mettere a punto un disegno di legge a cui il Parlamento potrà portare tutti i miglioramenti e gli emendamenti possibili.
Educazione stradale a scuola, divieto di guida nei primi tre anni di auto di grossa cilindrata, patente revocata ai recidivi con l’uso di alcol e droga al volante, sospesa per i neopatentati che usano il cellulare alla guida. Ma attenzione, non bisogna criminalizzare youtuber, influencer e social, dice Salvini, da sempre avvezzo a comunicare con post, dirette streming e reel.
Sul fronte autostrade invece, si valuta l’innalzamento del limite di velocità, attualmente di 130 chilometri orari, ma solo in alcuni orari e laddove c’è un tasso di incidentalità pressoché pari allo zero e ci sono tre, quattro o cinque corsie.
Una opzione che rivela – secondo il portavoce dei Verdi Angelo Bonelli – l’ipocrisia del ministro delle Infrastrutture. Perché accanto all’indignazione per le tragedie stradali accadute di recente, avanza la proposta di aumentare i limiti di velocità sulle autostrade.
Falso anche il confronto con gli altri Paesi Euopei, dice Bonelli. Austria, Francia, Italia, Paesi Bassi, Regno Unito, Spagna, Svezia hanno limiti allineati, in Germania è consigliato, in alcuni casi invece sono addirittura inferiori ai nostri.
Quello che invece è costante e uguale quasi in tutta Europa è l’aumento dei decessi sulle strade come emerge dal monitoraggio del PIN, il programma europeo avviato nel 2006, a seguito dei primi obiettivi di sicurezza stradale fissati dall’Unione.
La crescita della mortalità su strada si registra in ben 19 Paesi su 32. Il che allontana sempre di più l’obiettivo dell’agenda 2030 che auspicava di dimezzare i decessi.