Un ministro Salvini in gran forma quello che ha fatto da padrone di casa alla presentazione della prima stazione pubblica ad idrogeno a Roma.
Un'occasione per il ministro non solo per presentare il progetto sull'idrogeno per tutti. Ma anzi, ha colto bene l'occasione per dare una raddrizzata, dal punto di vista della Lega, alle nascenti crepe che si cominciano a vedere nel centro destra.
Questa mattina, 26 giugno in collaborazione con alcuni partner industriali, è stata presentata dal vicepresidente del Consiglio e ministro Matteo Salvini il progetto della Prima Stazione di Rifornimento a idrogeno a Roma. Presso la Stazione di Servizio di via Ardeatina 558.
Per il ministro Salvini è una questione di buonsenso e il suo è un attacco non proprio velato alle istituzioni europee che decidono dall'alto della loro complessa burocrazia.
Il peccato originale è legato alla scelta del solo elettrico come 'carburante' per le automobili, quando non si è considerato la quasi totale dipendenza dai produttori di batterie, quei cinesi, tirati in ballo più volte dal ministro Salvini.
Il ministro ha voluto più volte sottolineare come sia un modo sbagliato questo dell'Unione Europea. Un maniera di insistere su un’economia che usa le centrali a carbone, come quella cinese, invece di usare un po' di buonsenso.
Per quanto il ministro si sforzi di essere credibile quando parla di transizione green. Appare meno sicuro e credibile ma più legato a necessità politiche quando cerca di smorzare le polemiche nella maggioranza.
Alla fine però, il politico navigato che della contraddizione ne ha fatta un vera e propria arte. E' riuscito a trovare anche il tempo per attivare la solita difesa d'ufficio per la ministra Santanché.
Quella stessa ministra che solo pochi giorni fa era stata invitata, da alcuni esponenti della Lega, a recarsi in parlamento a riferire rispetto alle rivelazioni di Report.