Il ministro Raffaele Fitto ha annunciato che nei prossimi giorni il governo italiano fornirà maggiori dettagli sulle proposte di modifica del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e sulla programmazione 2021-2027 della coesione, in quella che lui ha definita una "operazione realismo". Fitto ha sottolineato l'importanza di un approccio realistico e responsabile, affermando che "sarebbe irresponsabile dire che tutto va bene e non sottolineare invece le necessarie correzioni che vanno fatte". Il ministro si è mostrato fiducioso nell'affrontare i problemi che affligono il paese da molti anni.
Fitto ha anche evidenziato i progressi nelle relazioni e nel lavoro con la Commissione europea, definendo il dossier del Pnrr complesso ma con un'impostazione positiva da entrambe le parti. Secondo il ministro, la Commissione ha comunicato che si sta lavorando in modo positivo e costruttivo sulla terza rata del piano.
Tuttavia, il governo italiano sembra mostrare crescente nervosismo riguardo all'impasse relativa al pagamento del Pnrr. Secondo voci riportate da Il Foglio, la Commissione europea avrebbe proposto un pagamento parziale della tranche, ma il governo ha rifiutato l'offerta. Questo rifiuto è stato motivato da ragioni reputazionali e dal timore di dare un segnale di difficoltà ai partner e ai mercati. Le opposizioni politiche hanno criticato il governo per i ritardi e le difficoltà nelle trattative con Bruxelles.
Il confronto tra il governo italiano e la Commissione europea sul Pnrr è ancora in corso e coinvolge non solo lo stallo sulla terza rata, ma anche il raggiungimento dei target fissati per la quarta rata. Finora, il governo ha completato solo sette degli obiettivi previsti, ma si sta impegnando per riformulare tutto il piano in linea con le nuove priorità dell'esecutivo.
Le opposizioni politiche hanno espresso dure critiche al governo, definendo il Pnrr un "fallimento" e sottolineando i ritardi e le mancate consegne. Tuttavia, il ministro Fitto e la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, hanno affermato che i rapporti con la Commissione europea procedono positivamente e che il governo italiano è determinato a superare gli ostacoli e ad assicurare il successo del piano.