La notizia della condanna a tre anni di carcere per Patrick Zaki ha scatenato proteste da tutte le sinistre italiane. Inizialmente in silenzio la premier Meloni ha cercato di placare le opposizioni con una nota da palazzo Chigi.
Parole che però non hanno convinto le opposizioni, dal Partito Democratico alla sinistra radicale, passando per le tante associazioni per i diritti umani tutti stanno prendendo posizione in solidarietà con Patrick Zaki incarcerato oggi dopo il processo in Egitto.
Amnesty International è una delle poche organizzazioni che fin dal primo giorno segue la situazione del ricercatore dell'ateneo bolognese.
Dalla sua regione d'adozione arriva forte la solidarietà del presidente Stefano Bonaccini, Zaki infatti si è laureato da poco all'Università di Bologna e inoltre ha scritto anche alcuni articoli sul giornale 'La Repubblica'.
La segretaria del Pd Elly Schlein in una nota ha espresso tutta la preoccupazione del popolo di sinistra per le sorti di Patrick Zaki, chiedendo al ministro degli esteri Tajani di venire a riferire in parlamento.
Patrick Zaki è stato condannato a tre anni di reclusione in Egitto, vederlo portare via in tribunale pesa come un macigno, non ci sono parole per questa gravissima ingiustizia. Siamo di fronte a un verdetto scandaloso: ora serve la mobilitazione di tutte e tutti per riaffermare le ragioni del diritto e chiederne la liberazione. Il governo italiano batta ufficialmente un colpo: il Ministro Tajani venga a riferire alle Camere
Per l'opposizione la situazione che si verificata oggi è anche colpa del nostro governo che si è fin da subito comportato in maniera accondiscendente nei riguardi del presidente egiziano Al-Sisi.
Il deputato di +Europa, Della Vedova insiste sulla necessità che si prenda atto della cosa e di non far cadere il tutto nel silenzio come sembra accaduto per il caso Regeni.
Il governo italiano ha voluto lasciare ad una nota di palazzo Chigi il proprio pensiero sulla condanna. Solo un paio di settimane fa la premier Meloni si è sentita via telefono con il presidente egiziano Al-Sisi. La telefona si era conclusa con un comunicato congiunto che parlava di grandi affinità tra i due governi.
Il portavoce egiziano aveva infatti parlato di un intenso coordinamento e consultazione tra Italia ed Egitto in varie questioni regionali.
Anche se era stato lo stesso ministro degli esteri Tajani ad assicurare l'opinione pubblica italiana sui grandi passi avanti fatti nel dialogo con le autorità egiziane prima sul caso di Giulio Regeni e poi anche sulla questione di Patrick Zaki. Ma a quanto pare, come sottolinea la sinistra con le parole di Bonelli (Verdi Europa).