Nonostante le dichiarazioni concilianti che i governi statunitense e cinese tentano di scambiarsi in queste settimane, un attacco hacker da parte della Cina rischia di generare ulteriori tensioni. Il Wall Street Journal afferma che hacker legati a Pechino abbiano violato la mail di un ambasciatore degli Usa.
Secondo fonti vicino all'ambasciata statunitense in Cina, hacker legati al governo avrebbero violato la mail dell'ambasciatore Usa nel paese asiatico, Nicholas Burns. Quest'attacco informatico avrebbe compromesso migliaia di altre mail e di dati sensibili legati all'ambasciata statunitense, potenzialmente ponendo in grave difficoltà l'attività lavorativa delle persone lì presenti. Fra queste vi sono anche quella di Daniel Kritenbrik, l’assistente del segretario di stato nell’Asia dell’est.
Di recente ci sono state visite ufficiali in Cina da parte di funzionari importanti come Antony Blinken e Janet Yellen, segretario di Stato e del Tesoro statunitensi e l'attacco hacker avrebbe portato al furto di informazioni riservate proprio su queste visite. Altra preoccupazione riguarderebbe l'eventuale ascolto non autorizzato delle conversazioni dei diplomatici statunitensi in Cina.
Quest'ultimo episodio darà sicuramente materiale a chi, negli Usa, vede la Cina come un pericolo tecnologico, politico ed economico da fermare ad ogni costo. Questa è una linea di pensiero che coinvolge sia repubblicani sia democratici statunitensi, che però sono in disaccordo su come contenere la minaccia cinese. Dal canto suo, Xi Jinping preferisce quando possibile non mettere a rischio gli asset statunitensi presenti in Cina, come evitare che i rapporti economici fra i due paesi saltino del tutto.
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