I sindaci della provincia di Ferrara contro i massicci arrivi di migranti nel circondario. Dopo che il prefetto ferrarese Rinaldo Argentieri aveva chiesto ai primi cittadini locali la loro collaborazione con 60 appartamenti da 5 posti ciascuno, le autorità stanno sventolando bandiera bianca una dopo l'altra.
Sia dal centrosinistra che dal centrodestra fanno sapere di non essere pronti a gestire i migranti. Tra i primi a denunciare le loro forti difficoltà i comuni di Cento e Comacchio. Il sindaco di quest'ultima, Pierluigi Negri, è categorico.
Un "no" deciso arriva anche dal primo cittadino di Bondeno, rappresentante della Lega, ma anche dai sindaci di Ostellato e Goro, di centrosinistra. Indistintamente, dunque, dal colore politico: i sindaci alzano un muro contro il prefetto e il governo.
Simone Saletti, a capo del governo del comune di Bondeno, si difende spiegando di non avere appartamenti vuoti per i migranti.
Una versione confermata da Negri, alla guida di Comacchio.
Edoardo Accorsi è a capo di un'amministrazione di centrosinistra a Cento, un comune di 35mila abitanti, "sempre in prima fila per dare accoglienza a chi ne ha diritto".
Maria Bugnoli, centrosinistra, è la prima sindaca donna eletta a Goro.
Stesso discorso per Elena Rossi che, a Ostellato, guida un governo di centrosinistra.
Una situazione che, dunque, sembra non avere spiragli di trattativa. In un simile contesto decisivo potrebbe rivelarsi l'apporto degli organismi umanitari. Il direttore della Caritas, arcidiocesi di Ferrara, Paolo Falaguasta, è riuscito a rimediare uno spazio per accogliere tra le 10 e le 15 famiglie.