Partita IVA apri e chiudi: con la pubblicazione di un comunicato stampa durante il corso della giornata di ieri, venerdì 18 agosto 2023, l'Agenzia delle Entrate ha comunicato la cessazione d'ufficio di 1.221 partite IVA alla data del 31 luglio 2023.
Tali provvedimenti, nello specifico, sono stati adottati dall'amministrazione finanziaria con lo scopo di contrastare il fenomeno evasivo legato alle "partite IVA apri e chiudi".
Di queste 1.221 chiusure, il 50% rappresentano le partite IVA che sono stabilite all'interno dei Comuni situati nelle Regioni Lazio e Lombardia.
In particolare, ci sono state:
I criteri di rischio attraverso i quali l'amministrazione finanziaria ha deciso di controllare ed, eventualmente, di procedere con la chiusura d'ufficio di quelle partite IVA che rientrano nella categoria c.d. apri e chiudi, sono stati definiti mediante le disposizioni che sono contenute all'interno del provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, del 16 maggio 2023.
Senza indugiare ulteriormente, quindi, andiamo subito a vedere insieme tutto ciò che riguarda la chiusura d'ufficio della partita IVA apri e chiudi ed, in particolare, qual è la normativa vigente in materia, quali sono le novità che sono state introdotte dalla Legge di Bilancio 2023 ed, infine, quali sono i dati delle cessazioni relativi a tutte le Regioni d'Italia.
In seguito alle modifiche che sono state apportate e alle analisi che sono state effettuate da parte delle strutture antifrode dell'Agenzia delle Entrate, l'amministrazione finanziaria ha avviato delle indagini nei confronti di 500 partite IVA che sono state aperte nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022.
Nello specifico, i criteri mediante i quali l'Agenzia delle Entrate ha provveduto a stilare la lista delle partite IVA sulle quali indagare, sono i seguenti:
In merito alle regole che riguardano il fenomeno legato alla c.d. partita IVA apri e chiudi, la Legge di Bilancio 2023 ha apportato delle novità alle disposizioni che sono contenute all'interno del decreto del Presidente della Repubblica n. 633 del 1972, introducendo delle nuove misure con il fine di prevenire e di contrastare i fenomeni di evasione.
Nello specifico, il comma 15 bis.1 dispone:
Il comma 15 bis.2, invece, prevede che:
Ecco qui di seguito il numero delle chiusure d'ufficio che l'Agenzia delle Entrate ha disposto nelle varie Regioni d'Italia, per quanto riguarda il periodo compreso tra il 1° gennaio 2023 e il 31 luglio 2023:
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