L'attesa per il Concorso Dirigenti Scolastici 2023 sta per finire. Con il mese di settembre alle porte, la comunità educativa attende con ansia l'annuncio ufficiale dei bandi per la procedura ordinaria e straordinaria. I bandi sono attesi per inizio settembre, stando agli ultimi rumors, ma intanto ci sono novità importanti sulla procedura straordinaria, con le nuove regole.
Il Ministero ha fornito alcune conferme riguardo il calendario dei bandi in un recente incontro con i rappresentanti sindacali. Durante questa riunione, sono stati inoltre approvati importanti incrementi nel personale scolastico, tra cui:
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Il concorso ordinario per dirigenti scolastici, insieme a quello per docenti di educazione motoria per le scuole primarie, è tra i più attesi del momento. Tutto indica che il bando verrà rilasciato tra fine agosto e inizio settembre.
Una volta pubblicato il bando, sarà fondamentale prestar attenzione a diversi dettagli, come:
Il Decreto Milleproroghe 2023 ha introdotto una procedura straordinaria specifica per quei docenti che avevano partecipato al Concorso per Dirigenti Scolastici del 2017 e si trovavano in particolari situazioni legali o amministrative. Questi candidati affrontano una serie di prove differenziate basate sulle loro circostanze specifiche, che possono includere:
Per questi candidati, oltre alle prove, vi è una fase di formazione intensiva. L'obiettivo è di arricchire le loro competenze professionali in relazione ai compiti del dirigente scolastico, dando particolare importanza a innovazioni legislative, metodologie didattiche, gestione delle risorse umane e integrazione con la comunità locale.
Al termine del corso, i candidati saranno valutati attraverso una prova finale. Questa valutazione include una presentazione orale basata su un report delle attività formative e un progetto teorico-pratico.
La partecipazione a questa procedura comporta delle spese specifiche:
Basandoci sulle informazioni ufficiali rilasciate di recente, ecco come si presenta l’iter di selezione:
Il test preliminare viene attivato solamente in situazioni specifiche. Se, infatti, gli aspiranti iscritti risultano essere più di quattro volte il numero di posti disponibili, si attua questo esame filtrante. Essa si svolge in modo uniforme su tutto il territorio nazionale e può essere organizzata in varie sessioni.
La non partecipazione al test preliminare comporta l'esclusione automatica dal concorso. Tuttavia, è prevista una deroga per i candidati con un’invalidità uguale o superiore all’80%, ai sensi della legge n. 104 del 1992.
I partecipanti saranno chiamati a rispondere a 50 domande a risposta multipla. Ogni risposta corretta vale 1 punto, mentre non verranno assegnati punti in caso di risposta errata o mancante.
A seguito della valutazione, verranno ammessi all’esame scritto i candidati con un punteggio che rientra nei primi tre posti disponibili per ogni regione, considerando anche coloro che hanno ottenuto lo stesso punteggio dell'ultimo ammesso e chi è esentato.
La fase scritta prevede cinque quesiti a risposta aperta, di cui due in lingua inglese. Questi dovranno essere svolti attraverso un dispositivo elettronico nella regione di iscrizione del candidato. La soglia di superamento dell'esame è fissata a 70/100.
La prova orale è fondamentale per valutare diverse competenze del candidato:
Anche in questo caso, per passare il colloquio, il punteggio minimo richiesto è 70/100.
La commissione esaminatrice si occuperà di stilare la graduatoria definitiva basandosi sulle prestazioni nelle prove scritte e orali. Il punteggio varia tra 70 e 100 per ciascuna prova. Si prenderanno inoltre in considerazione ulteriori titoli, come indicato nel bando, per un totale massimo di 30 punti extra.