Arriva la conferma dall'Agenzia federale russa per il trasporto aereo che Yevgeny Prigozhin, capo del gruppo Wagner, era a bordo dell'aereo caduto in Russia e sarebbe morto nello schianto. La Casa Bianca commenta laconicamente: "Se fosse vero, non sarebbe una sorpresa".
Il capo e fondatore del gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, è morto nello schianto del jet avvenuto in Russia, nella regione di Tver, nella giornata di oggi, 23 agosto. La conferma arriva dall'Agenzia federale russa per il trasporto aereo con l'annuncio diffuso dalla tv statale russa 'Rossiya24'.
A bordo del jet privato si trovava anche il vice di Prigozhin nel gruppo Wagner, Dmitry Utkin, anche lui deceduto.
Poco dopo la conferma della morte di Prigozhin è arrivato il commento dalla Casa Bianca, per bocca del presidente Joe Biden.
Rispondendo a un giornalista in merito al possibile coinvolgimento di Vladimir Putin in quanto accaduto, il presidente degli Stati Uniti non ha espresso un giudizio netto, pur lasciando intendere il proprio punto di vista.
La linea della Casa Bianca è stata confermata anche da Adrienne Watson, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale dell'esecutivo americano.
L'allusione della Watson, neanche troppo velata, è al possibile coinvolgimento della Russia e del suo leader, Vladimir Putin, nell'incidente che è costata la vita al capo della Wagner, da tempo entrato in rotta di collisione con il Cremlino per la gestione della guerra in Ucraina.
Sul canale Telegram 'Grey Zone', vicino alla Wagner, è possibile leggere il ricordo che il gruppo di mercenari ha voluto dedicare al suo capo e fondatore.
Tuttavia, oltre all'omaggio al caduto, in un altro messaggio si leggono minacce esplicite alla Russia da parte del gruppo, per il quale la morte di Prigozhin "avrà conseguenze disastrose".
Reazioni arrivano anche dall'Ucraina, con Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che indica proprio in Vladimir Putin il mandante dell'assassinio di Prigozhin, per un fine ben preciso: la rielezione nel 2024.