Con l'avvento di settembre 2023, la scena lavorativa italiana vede l'introduzione del Supporto Formazione e Lavoro, misura che andrà a sostituire il Reddito di Cittadinanza (assieme all’assegno di inclusone, previsto nel 2024). Questa iniziativa, sostenuta con fervore dal Governo, rappresenta una svolta decisiva nella formazione e riqualificazione professionale dei cittadini. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato recentemente l’elenco delle prestazioni remunerabili, ovvero la lista delle attività che permettono l’accesso al sussidio.
Il Supporto formazione e lavoro è una risposta diretta alla crescente necessità di riqualificare e formare i lavoratori, affiancata da un incentivo economico mensile di 350 euro, erogabile per un anno. Si affianca al nuovo assegno di inclusione, delineando un futuro in cui il Reddito di Cittadinanza sarà gradualmente messo da parte fino alla sua totale estinzione prevista per il 2024.
Il fulcro dell'SFL sono i cosiddetti "Occupabili". Questa categoria comprende coloro che, pur trovandosi in condizioni economiche e sociali precarie, sono pronti e disposti a essere inseriti nel mondo del lavoro. Le caratteristiche chiave per beneficiare del Supporto formazione e lavoro sono:
Sebbene il cuore del Supporto formazione e lavoro risieda per l’appunto nella formazione e nella riqualificazione professionale, la misura non si limita solamente a questo. Questa, infatti, comprende una serie di attività diverse, tutte orientate all'inserimento lavorativo. A prima vista, potrebbe sembrare incoerente offrire il sostegno anche a chi non partecipa ai corsi di formazione, ma questa scelta ha solide basi, che esploreremo.
Istituito dalla combinazione del decreto legge n. 48/2023 e della legge n. 85/2023, il Supporto formazione e lavoro, infatti, è innanzitutto uno strumento di reintegrazione nel mondo del lavoro. Questo viene attuato attraverso diverse attività. L’elenco delle prestazioni remunerate è stato pubblicato sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Queste attività risultano le seguenti:
Inoltre, tra le ulteriori prestazioni previste per il supporto figura anche il Servizio civile universale.
A partire da venerdì 1° settembre, chi desidera richiedere il bonus Supporto Formazione e Lavoro di 350 euro può farlo seguendo alcune specifiche procedure. Prima di tutto, è necessario fare una richiesta all'Inps per verificare il diritto all'agevolazione. Una volta ottenuto il consenso dell'Inps, i candidati dovranno iscriversi al portale SIISL (Sistema informativo per l'inclusione sociale e lavorativa). Questa piattaforma serve per concordare le attività di formazione da svolgere in vista dell'ottenimento del sussidio. Attraverso il SIISL, i richiedenti potranno stipulare un patto di attivazione digitale, selezionando attività formative coerenti con le loro competenze e accedendo anche alle offerte lavorative proposte.
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.
I campi obbligatori sono contrassegnati con *