Incredibile caso di malinteso giudiziario a Trieste, dove un errore del pm ha permesso il decadere dei termini della custodia in carcere di un noto narcotrafficante colombiano. Considerato tra i membri di spicco del cartello del "clan del Golfo", Angel Martinez Quiroz sta per tornare in libertà.
Tutto è cominciato nel 2022, quando il boss era stato arrestato in una maxi operazione antidroga coordinata dalla guardia di finanza nostrana. Fermato a Medellin, in Colombia, decisivo si era rivelato l'ordine di cattura emesso dal gip del tribunale triestino.
L'operazione in questione si era rivelata uno dei fiori all'occhiello della giustizia italiana. Parlano da sé i 38 arresti in totale e il sequestro di una quantità da record di cocaina: 4,3 tonnellate, che sul mercato degli stupefacenti avrebbero fruttato oltre due miliardi di euro.
Ma il narcos 68enne, rinchiuso nel penitenziario di Bogotà, verrà presto rilasciato: la Dda di Trieste ha fatto scadere i termini della sua custodia cautelare. Il termine della misura è scaduto il 6 settembre scorso, un anno dopo l'arresto di Martinez Quiroz, datato 7 settembre 2022 a Medellin.
Pur operando dalla Colombia, il ruolo del narcotrafficante era decisivo per le sorti del cartello. Angel Martinez Quiroz coordinava le spedizioni che da Medellin attraversavano l'Oceano Atlantico e giungevano fino a Trieste e poi a Milano.
Una rete di spaccio che vedeva coinvolti trafficanti sloveni, croati, olandesi e bulgari. Allo scopo di sgominare l'attività criminale, tre investigatori delle Fiamme Gialle erano addirittura riusciti ad infiltrarsi nel clan del Golfo.
A marzo scorso, in vista dell'udienza preliminare, i legali del narcos si erano detti disponibili a collaborare con l'autorità giudiziaria italiana. Attraverso un'istanza al gip di Trieste, avevano chiesto la "revoca della misura cautelare in carcere, in attesa della definizione del procedimento di estradizione, o in subordine la modifica con una misura meno afflittiva".
A proposito dell'estradizione, a complicare ulteriormente la situazione c'è un accordo tra Italia e Colombia. Nel 2019 i due Paesi stabilirono che un limite alla possibilità di richiedere l'estradizione più di una volta per lo stesso procedimento penale.
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