Il richiamo dei genitori lavoratori, che molto spesso non possono concedersi pomeriggi interi o i tre mesi estivi per stare con i figli, è arrivato forte e chiaro al Ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara. In quest'ottica va dunque considerata la proposta di investire sulla scuola un miliardo di euro, al fine di mettere in piedi un «piano estate» che trasformi gli istituti in «veri centri di aggregazione civica e sociale nella loro autonomia, soprattutto per i giovani che in estate non hanno punti di riferimento».
Valditara fa sapere che il fondo promesso non è che l'inizio di un percorso: le elargizioni alla scuola aumenteranno, afferma il Ministro, che spera di poter rendere operativo il progetto «già da fine ottobre».
La presentazione del Programma Nazionale 2021-2027 Scuola e Competenze costituisce per Valditara l'occasione per ricordare alcuni dei passaggi fondamentali dell'istruzione negli ultimi decenni e di sottolineare l'impegno del Governo rivolto alla scuola come istituzione:
Spiega il Ministro, che si sofferma sui criteri di distribuzione di questi fondi, nonché sui loro obiettivi: la volontà del Governo è quella di assottigliare divari evidenziati sulla base delle prove Invalsi, con un occhio di riguardo alle competenze. Inoltre, i fondi dell'esecutivo intendono rendere possibile l'apertura prolungata delle scuole, retribuendo adeguatamente il personale, scommettendo sui lavoratori e valorizzando anche sport, teatro e musica.
Per alcune aree particolarmente in difficoltà, ha specificato Valditara, il Governo ha disposto un fondo aggiuntivo specifico pari a 25 milioni di euro.
Ma l'innovazione nel programma del governo relativo all'istruzione non si ferma qui. In arrivo direttamente dall'Unione Europea ci sono altri tre miliardi di euro pronti ad essere spesi per rendere le scuole, come vuole il Ministro, degli ambienti sempre più inclusivi e proiettati al futuro, anche professionale, del Paese:
Per concludere, Giuseppa Valditara si è concentrato sulla figura dell'insegnante, professione troppo spesso bistrattata e sempre più di frequente scelta come ripiego. Sicuramente ci sarà una riflessione sulla «capacità didattica del docente», dice Valditara prima di fare un plauso all'organizzazione delle supplenze, che hanno registrato un tasso di copertura pari all'80%, contro il 47% del passato.
Ha concluso il Ministro.