Si è aperto il processo d'appello per Benno Neumair a Bolzano, il 30enne condannato all'ergastolo per l'omicidio dei suoi genitori, Laura Perselli e Peter Neumair, nel gennaio 2021: il caso ha destato grande attenzione e ha visto una nuova sviluppo con la richiesta di Neumair di accedere a un programma di giustizia riparativa da compiere insieme alla sorella Madé e alle zie Carla ed Elisabetta Perselli e Michaela Neumair.
La richiesta è stata contenuta in una lettera scritta a mano da Benno, attualmente detenuto in un carcere a Verona. Nella lettera, Benno ha escluso i nomi degli zii Gianni e Ganesh, evidenziando il desiderio di avviare un percorso di riconciliazione con la componente femminile della famiglia.
Tuttavia, la richiesta ha sorpreso la famiglia e gli avvocati delle parti civili, dato che non c'era mai stato alcun segnale da parte di Benno Neumair di voler intraprendere una simile iniziativa prima del processo d'appello. La sorella Madé Neumair ha dichiarato di non sentirsi pronta per affrontare un percorso del genere, mentre l'avvocato di Carla Perselli ha evidenziato la necessità di trattare il dolore della famiglia con attenzione e delicatezza.
Dopo quattro ore di camera di consiglio, i giudici hanno respinto la richiesta di giustizia riparativa, motivando la decisione con la gravità dei fatti contestati, il breve lasso di tempo intercorso dall'omicidio e i rapporti emotivamente contrastanti con le persone offese. Tuttavia, è stata ammessa agli atti una memoria relativa a un problema all'ippocampo di Benno, che la difesa sostiene possa aver contribuito agli scatti d'ira dell'imputato. La prossima udienza è stata fissata per il 27 ottobre.
La vicenda ha anche visto la difesa sollevare la legittimità costituzionale della negazione del rito abbreviato e dell'aggravante per l'omicidio dei genitori, oltre a chiedere un nuovo accertamento medico sull'imputato. Nonostante ciò, Benno Neumair non è comparso in aula per l'inizio del processo di secondo grado davanti alla Corte d'assise d'appello di Bolzano.
Gli avvocati delle parti civili hanno ricordato che Benno non si è mai pentito e non ha mai risposto alle richieste di verità della famiglia, rendendo il percorso della giustizia riparativa impraticabile. Anche la Procuratrice generale Donatella Marchesini ha espresso perplessità riguardo ai tempi della richiesta e alle eccezioni presentate dalla difesa.