La escort moldava Adina Manolache, 30 anni, è stata arrestata dopo essere stata accusata di estorsione da un manager della Rai di 66 anni, che è intervenuto oggi sulla questione sulle pagine del "Messaggero". Poco dopo aver conosciuto Manolache sul sito "BakekaIncontri", il dirigente sarebbe stato plagiato e forzato a consegnare alla donna sempre più soldi: inizialmente 15mila euro, poi anche 100mila euro. L'uomo ha ceduto per paura di veder la propria reputazione rovinata: "Certo che mi sono reso conto che era una truffa, ma temevo che la storia sarebbe finita sui giornali, come è stato". L'alto funzionario, dopo tale vicenda, ha voluto rivolgere una esortazione a tutti coloro che sono vittime di ricatti a non avere paura e denunciare.
L'uomo ha anche fatto presente di non rappresentare un caso isolato e di essere certo che sono numerose le vittime delle truffe di Adina e di altre donne, molto abili a costruire le storie da raccontare e a presentarsi come donne amabili, teneri e con gravi problemi e difficoltà: "Ha architettato tutto alla perfezione, sapendo carpire la fiducia del suo interlocutore". Sono tante le bugie che hanno nutrito le conversazioni e il rapporto fra l'uomo e la donna: "Mio figlio sta male", "Mi hanno notificato lo sfratto e non abbiamo più il denaro per pagare l'affitto", "C'è gente che mi vuole fare del male, dei criminali".
Il funzionario Rai ha invitato a fare molta attenzione anche alle relazioni dal vivo e non solo a quelle online: "Può capitare anche di incontrare persone simili nei locali di Roma o in qualsiasi altro ambito. Chiunque può finire nel mirino di chi fa truffe per 'professione'". Al di là delle modalità e delle dinamiche del raggiro, tutti devono trovare il coraggio di denunciare subito, senza temere ritorsioni e affrontando le difficoltà che possono conseguire da tale passo: