A margine dell'evento sulla semplificazione voluto dalla ministra Casellati, il ministro dell'economia Giorgetti, sfuggendo ai giornalisti alla domanda sulla manovra ha risposto con una battuta: "Siamo in alto mare, ma aspettiamo lunedì che arrivi la Nadef"
Il sorriso beffardo del ministro nel sfuggire alla stampa non fa altro che alzare qualche dubbio sulle reali armonie delle forze di maggioranza rispetto alle azioni previste in una manovra economica al quanto avida di fondi.
Durante il suo panel di riferimento "Le buone leggi, semplificare per far ripartire l'Italia", il ministro dell'economia, in compagnia del presidente del FVG Fedriga, ha spiegato come le manovre interne non possono prescindere dalle nuove regole che verranno dal nuovo Patto di Stabilità europeo.
Il ministro Giorgetti ha anche spiegato che l'Italia ha fatto un passo avanti accentando la regola numerica sul percorso di riduzione del debito.
Per il ministro Giorgetti l'aumento dei ha influito molto alle difficoltà nel trovare le risorse.
Per Giorgetti l’obiettivo di riportare l’inflazione al 2% ha avuto come conseguenza un netto rallentamento dell'economia, una delle soluzioni resta scorporare gli investimenti e gli aiuti di guerra all'Ucraina dal nuovo patto di stabilità.
"L’Italia chiede l’esclusione degli investimenti dal patto di stabilità e crescita perché l’introduzione di questa regola dal 2024 perché l’introduzione di questa regola dal 2024 in avanti per un Paese come l’Italia, che ha 80 miliardi al minimo purtroppo in continuo aumento di Superbonus da pagare sul debito nei prossimi 3-4 anni, e ha spese importantissime di investimento finanziate coi prestiti del Pnrr è matematicamente impossibile rispettare quella regola di riduzione del debito"
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