In un attacco terroristico, uomini armati hanno fatto irruzione in un alloggio universitario nel distretto isolato di Bungudu, vicino all'Università Federale di Gusau, nello Stato di Zamfara, nel nordovest della Nigeria, rapendo almeno 20 studentesse. L'attacco ha scosso la comunità locale e gettato un'ombra di paura sulla regione già tormentata dalla violenza criminale.
Gli aggressori, descritti come membri di bande criminali definite di "banditi", hanno compiuto il raid all'alba di venerdì, sfondando le finestre di tre ostelli femminili e portando via le giovani studentesse. Secondo i residenti, hanno anche preso in ostaggio due vicini maschi, uno dei quali è un membro dello staff dell'università.
Il presidente nigeriano Bola Tinubu, che ha assunto l'incarico solo a maggio, si trova di fronte a una delle sfide più gravi della sua presidenza finora. Questo è il primo massiccio rapimento di studenti dall'insediamento di Tinubu, che aveva promesso di affrontare le crescenti sfide alla sicurezza del paese.
Testimoni oculari hanno descritto il caos e la violenza che hanno caratterizzato l'attacco. Sahabi Musa, un residente di Sabon Gida, ha raccontato: "I banditi sono entrati nel villaggio in motocicletta e hanno sfondato gli ostelli, entrando nelle camere abbattendo le finestre." Musa ha riferito che "hanno portato via almeno 24 studentesse dagli ostelli insieme a due vicini maschi, uno dei quali è un membro dello staff dell'università."
La reazione delle autorità è stata immediata, con l'intervento delle forze di sicurezza provenienti da Gusau, a 20 chilometri di distanza. Tuttavia, i rapitori hanno portato via gli ostaggi mentre un gruppo di essi si scontrava con i soldati. Shehu Hashimu, un altro residente, ha detto: "Gli attaccanti hanno operato nel villaggio dalle 3:00 alle 6:00 del mattino indisturbati prima dell'arrivo delle truppe."
Sebbene nessun gruppo abbia ancora rivendicato il sequestro, molti temono che sia opera della milizia estremista islamica ribelle di Boko Haram, nota per i precedenti rapimenti di studentesse nigeriane, tra cui il noto caso del 2014 a Chibok, nello Stato di Borno, in cui 300 studentesse furono rapite e rilasciate solo dopo il pagamento di un riscatto da parte delle autorità.
Tuttavia, altre fonti suggeriscono che la tribù nigeriana dei Fulani, coinvolta in un lungo conflitto per l'accesso limitato all'acqua e alla terra, potrebbe essere responsabile dell'attacco.