Un guardrail troppo basso, probabilmente vecchio, è al centro dell'inchiesta della Procura di Venezia che sta cercando di fare luce sulla tragedia di Mestre. C'è grande attesa anche per l'autopsia sul corpo dell'autista del pullman: sarà importante chiarire se è stato un malore a fargli perdere il controllo del mezzo.
Per il momento continuano a non esserci indagati in merito all'accaduto, solo un fascicolo aperto per omicidio stradale plurimo. Troppi i tasselli ancora mancanti: gli inquirenti partiranno proprio dal cercare di fare una ricostruzione che stabilisca con certezza le cause dell'incidente ripreso dalle telecamere di sorveglianza.
Le prime indagini sono legate alla scoperta di un "buco" nella barriera: un varco di servizio, ampio circa un metro e mezzo, caratteristico di tutti i manufatti stradali di qualche decennio fa. Il procuratore veneziano Bruno Cherchi ha chiesto una perizia sul guardrail per ottenere nuovi elementi, negando che la barriera fosse "marcia".
Arriveranno dall'istituto di Medicina legale dell'Università di Padova le risposte necessarie in merito all'autopsia sul corpo di Alberto Rizzotto, il conducente dell'autobus precipitato. Il procuratore ha però chiesto tempo, annunciando che gli esiti "non arriveranno in tempi brevi".
Allo scopo di stringere i tempi, la Procura ha chiesto, "nei limiti del possibile", che "tutte le perizie vengano eseguite contemporaneamente". I periti dovranno dunque esaminare il prima possibile tutti gli elementi finiti sotto sequestro: guardrail, bus e la scatola nera del mezzo. Solo allora si potrebbe parlare delle prime iscrizioni sul registro degli indagati.
A proposito del cosiddetto "buco" sul guardrail, la cui esistenza è trapelata dai giornali, il Comune di Venezia si è difeso parlando di "affermazioni inaccettabili". A fare chiarezza ci ha pensato l'assessore comunale ai trasporti Renato Boraso.
Anche Papa Francesco ha espresso la sua vicinanza a feriti e parenti delle vittime del drammatico incidente di Mestre. Attraverso il patriarca di Venezia Francesco Moraglia, Bergoglio ha manifestato la propria vicinanza spirituale nel corso della veglia nella parrocchia del Sacro Cuore.
Da parte del Santo Padre una "affettuosa vicinanza alle famiglie di quanti sono morti così tragicamente, assicurando per essi una speciale preghiera di suffragio"
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