Ludovica Ciaschetti è giovanissima, per lei è stata una sfida importante portare sullo schermo Elisa Claps. Un racconto capace di sconvolgere generazioni di persone ed arrivare anche a persone come lei, che non erano neppure nate quando la giovane venne brutalmente uccisa nel 1993 con il corpo ritrovato solo nel 2010 nel sottotetto della Chiesa della Santissima Trinità di Potenza. L'essere scelta per questo ruolo è stato un regalo ed una grande responsabilità, che ha tentato di onorare al meglio anche alla costante supervisione della famiglia in particolare Gildo e Filomena Claps. Questa sera su Rai1 arriva in onda la serie tv, l'intervista video esclusiva è su TAG24.
Che emozione è stata interpretare Elisa Claps? Non so quanto ne avessi sentito parlare prima di interpretarla...
"Per me portare questa storia sullo schermo è un grandissimo onore, che questa storia venga raccontata è una responsabilità che sento molto. Io personalmente non conoscevo i dettagli di questa vicenda, sono nata nel 2002 quindi era una questione di tempistiche. Ho dovuto fare tanta ricerca quando ho iniziato a lavorare. Penso di poter parlare a nome di tutti perché è stata grande la responsabilità di restituire nel modo più oggettivo e delicato possibile questa vicenda".
Quanto è stato fondamentale avere la supervisione della famiglia Claps ed in particolare di Gildo?
"Sono stati essenziali non solo dal punto di vista lavorativo ma emotivo, l'apporto che sentivo andando sul set era gigante. Sentire un supporto quotidiano e costante è stato fondamentale perché io mi interfacciavo con una memoria. Dovevo cercare attraverso i loro racconti di riportare una memoria concreta, una luce con la quale non mi sono interfacciata ma che mi ha dato tantissimo. Oggi porto con me una scia della gioia, dell'ingenuità se vogliamo per apprezzare le piccole cose di Elisa".
C'è un momento particolarmente emozionante che ti porti nel cuore?
"Ci sono stati diversi molto emozionanti, a partire dal mio primo incontro con Gildo e Filomena quando abbiamo girato in casa Claps. Io ero già vestita e preparata con il maglione bianco, ero emozionatissima perché vederli in quelle circostanze è stato fortissimo. Quel momento è stato fondamentale perché mi ha dato la forza di affrontare tutto il lavoro dei mesi seguenti, sapere che il loro supporto era concreto è stato oro per me".
La serie affronta il tema dei femminicidi purtroppo ancora oggi attuale, che messaggi vorresti arrivasse alle tue coetanee?
"Il tema dei femminicidi è grande e bisognerebbe parlarne tanto. È molto delicato, ma è essenziale parlarne. Io mi sento di consigliare a tutti di vedere la serie perché credo sia un modo per apprezzare la nostra quotidianità. La serie mostra come in 16 anni di vita Elisa Claps ha arricchito la vita di tantissime persone. Credo che poi ognuno da questa storia può essere colpito in modo singolare, arriva come una coltellata in pancia e penso che tutti rifletteranno in maniera individuale. È stato così anche per noi, erano sensazioni fortissime che cambiavano da persona a persona. Spero che dia spunti di riflessione. Mi sento di dire che era importante far venire fuori questa storia con la giusta sensibilità e darle il riconoscimento che merita".
Oltre a Ludovica Ciaschetti nella serie tv in onda su Rai 1 da stasera, 24 ottobre, per tre settimane troviamo anche attori del calibro di Gianmarco Saurino, Giacomo Giorgio, Anna Ferruzzo, Vincenzo Ferraro, Danilo Della Manica e Francesco Acquaroli. La regia è stata curata da Marco Pontecorvo.