La bozza della legge di bilancio lo conferma: nel 2024 si va verso nuovi aumenti per sigarette, tabacco riscaldato e trinciato. Una misura legata a doppio filo all'aumento delle tasse sulle sigarette, che andrà inevitabilmente a ripercuotersi sul consumatore.
Per quanto riguarda le sigarette industriali, si va verso un rincaro di 12 centesimi per quanto riguarda i pacchetti inclusi nelle fasce di prezzo più alto. Più mite il rialzo per quanto riguarda le fasce di prezzo più basse, che corrisponde a 10 centesimi al pacchetto.
Il ritocco al rialzo più notevole riguarda le sigarette "fai da te", e in particolare il tabacco trinciato. Per questo prodotto, l'aumento ammonterà a 30 centesimi a busta. Un provvedimento che andrà a riguardare migliaia di italiani, fortemente abituati all'uso delle "rollate".
Del resto un report pubblicato nel luglio 2023 dall'Istituto Superiore di Sanità parla chiaro: negli ultimi anni le vendite di tabacchi trinciati risultano in crescita in tutta l'Unione Europea, Italia compresa. In particolare, fumano più frequentemente tabacco trinciato i giovani tra i 18 e i 24 anni: il 26% ricorre a questa soluzione, soprattutto per risparmiare.
I rialzi delle accise sul tabacco, come accennato, interesseranno anche sigarette elettroniche e tabacco riscaldato. Per quanto riguarda le e-cig, le tasse prevedranno un piano di incrementi annuali tra il 2024 e il 2026: +1% annuo sia per i liquidi con nicotina, sia per quelli senza nicotina.
Per quanto riguarda IQOS e similari, alternative sempre più in voga al fumo tradizionale, l'aumento sarà di circa 10 centesimi a pacchetto. A proposito del tabacco riscaldato, si prevede in particolare una crescita della tassazione al 42% nel 2026, contro il 38,5% del prossimo 1° gennaio.
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