Ammonta ad almeno 13 vittime, con una cinquantina di feriti, il bilancio del nuovo, tragico incidente ferroviario avvenuto ieri sera, domenica 29 ottobre, nel sud-est dell'India. Alla base del disastro una collisione tra due treni. A fornire gli ultimi aggiornamenti sono le autorità locali.
Secondo le prime informazioni, il deragliamento ha avuto luogo tra le città di Alamanda e Kantakapalle, nello stato dell'Andhra Pradesh. Alla base del sinistro ci sarebbe il mancato rispetto di un segnale da parte di un treno che trasportava passeggeri.
Un funzionario del governo locale ha spiegato che le operazioni di salvataggio dei viaggiatori "sono in corso", nella speranza che il bilancio non vada ad aggravarsi.
Le prime indagini, spiega in una nota il Ministero indiano dei Trasporti ferroviari, hanno permesso di trarre le conclusioni iniziali.
Stando alle prime ricostruzioni, pare che uno dei due convogli fosse fermo sui binari per un guasto. Tutto sembrava tranquillo, quando all'improvviso è sopraggiunto l'altro treno, che ha "tamponato" il primo.
Il responsabile delle pubbliche relazioni della East Coast Railway, Biswajit Sahu, è intervenuto ai microfoni della Bbc parlando di un "errore umano". L'impatto è stato provocato dal "superamento del segnale" del secondo treno.
Al di là del probabile errore umano va sottolineato come l'India, che può vantare una delle reti ferroviarie più ampie del mondo, presenti tuttora parte dell'infrastruttura obsoleta.
Ne è una conferma il devastante incidente che pochi mesi fa, a giugno, aveva coinvolto tre treni nello stato orientale di Odisha. In quell'occasione erano morte quasi 300 persone, con un migliaio di feriti.
Sul dramma si è espresso il primo ministro indiano Narendra Modi, il quale ha annunciato attraverso i social che "le autorità hanno lavorato per offrire a ogni possibile forma di assistenza".