Attimi di tensione questa mattina a Roma. Rissa sfiorata tra il presidente della Coldiretti Ettore Prandini e i deputati di +Europa Riccardo Magi e Benedetto Della Vedova.
L'associazione degli allevatori era in Largo Chigi per manifestare contro la carne sintetica. Oggi in Parlamento il voto finale sulla legge che vieta di produrre e commercializzare carne prodotta in laboratorio.
Una vera e propria rissa stava per scoppiare davanti a Palazzo Chigi. Protagonisti i deputati di +Europa Riccardo Magi e Benedetto Della Vedova e il presidente di Coldiretti Ettore Prandini. Il motivo: il ddl sulla carne sintetica.
Coldiretti si è radunata oggi, 16 novembre 2023, per un presidio in vista del voto finale sul divieto di produrre carne in laboratorio, dopo il 'Sì' del Senato di Luglio. Un divieto voluto dagli agricoltori e allevatori, e appoggiato dal governo, come disse a TAG24 Luca De Carlo, presidente della Commissione industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare del Senato.
Secondo le ricostruzioni dei testimoni, quando i deputati di +Europa hanno iniziato a manifestare contro le posizioni espresse dagli agricoltori, il presidente di Coldiretti si sarebbe scagliato contro di loro.
Immediata la condanna di Riccardo Magi, che chiede la condanna di un simile comportamento da parte del governo.
"Questa è la concezione di democrazia della Coldiretti, alla quale il governo esprime tutto il suo appoggio. Ora chiediamo formalmente, alla presidente del consiglio Meloni e al ministro Lollobrigida, di condannare quello che è avvenuto".
Si spinge oltre Della Vedova, che arriva a chiedere le dimissioni da presidente di Prandini, definendolo "teppista da strada".
"C'è l'intimidazione e la volontà di impedire una discussione pubblica da parte di un'opposizione. Penso che Prandini non possa rimanere presidente di una grande organizzazione con una grande tradizione come la Coldiretti, essendosi oggi comportato come un teppista di strada".
Non si è fatta attendere la replica di Ettore Prandini, che respinge al mittente la richiesta di dimissioni avanzata dal deputato di +Europa.
Il presidente di Coldiretti ammette che il confronto doveva rimanere sul piano verbale. Tuttavia, non intende chiedere scusa a Magi e Della Vedova poiché ritiene che la sua sia stata una reazione a una provocazione ordita dai deputati di +Europa.