Il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte dopo il Question Time che si è tenuto alla Camera dei Deputati il 15 novembre 2023, continua ad insistere sulla necessità di promuovere il cessate il fuoco da parte del Governo italiano nella guerra tra Israele e Gaza e di fermare l'invio delle armi a Tel Aviv.
Conte sulla guerra tra Israele e Gaza: "Serve segnale concreto del governo per il cessate il fuoco, non bastano gli aiuti umanitari"
Dopo l'acceso Question Time del 15 novembre 2023, presso la Camera dei Deputati con i ministri Tajani e Crosetto, Giuseppe Conte ribadisce l'urgenza di insistere concretamente sul cessate il fuoco da parte del Governo italiano nella guerra tra Israele e Gaza, sottolineando come l'invio di aiuti umanitari e l'apertura di appositi corridoi di sicurezza siano ormai insufficienti per la salvaguardia della popolazione civile rimasta nella Striscia.
Il leader del Movimento 5 Stelle ha dichiarato:
"Come avete visto ieri nel nostro intervento alla Camera, il Question Time con Tajani, c'è stato un confronto molto acceso con il ministro in cui abbiamo chiesto al Governo di dare un segnale concreto sul cessate il fuoco. Il ministro ci ha risposto parlando di aiuti e corridoi umanitari ma non ci ha risposto su questa richiesta concreta". Conte al Governo: "Necessaria la sospensione della fornitura delle armi ad Israele"
Giuseppe Conte a proposito della posizione del governo italiano in merito al conflitto israelo-palestinese ha dichiarato l'urgenza di sospendere la fornitura delle armi allo Stato Ebraico. Esprimendo le sue perplessità sulle dichiarazioni del Governo in merito - Tajani e Crosetto hanno detto di aver fermato la vendita delle forniture militari dal 7 ottobre - ha affermato che:
"Dopo sia Tajani che Crosetto hanno dichiarato che rispetto alla nostra richiesta di disporre la sospensione, sia pur temporanea delle forniture militari ad Israele, hanno scritto delle dichiarazioni in cui affermano che il Governo dal 7 ottobre avrebbe già disposto la sospensione della vendita di armi a Israele. Allora di questa circostanza noi non siamo a conoscenza e io sono deputato in commissione Esteri alla Camera dei Deputati".
In merito alla questione il leader dei 5 Stelle invita il Governo a fornire dei chiarimenti, ricordando le previsioni della legge n.185 del '90, ha dichiarato:
"E allora devono chiarire, perché la circostanza che loro affermano è molto strana, perché c'è una legge, la 185 del '90 che regolamenta in modo chiaro queste procedure. Cosa hanno fatto? Hanno disposto al 7 ottobre la sospensione della vendita delle armi a Israele? Ma attenzione, si può fare per legge in due circostanze: hanno ritenuto che Israele sia entrata subito in conflitto armato e che questo conflitto non rientrasse nel perimetro dell'autodifesa.
Quindi stanno dicendo che Israele sta conducendo un'azione aggressiva e non di autodifesa? Oppure altra circostanza: hanno disposto la sospensione perché ritengono che Israele si sia resa responsabile - cito alla lettera la legge - 'per gravi violazioni di diritti umani'. Ma se il governo assume queste decisioni e lo deve fare con un decreto del ministero degli Esteri ce lo deve dire. Allora capisca bene queste circostanze oscure. Poi di che cosa stiamo parlando esattamente? Di un provvedimento che vale per il futuro? Che dispone che non siano rilasciate nuove autorizzazioni o un provvedimento che dispone la revoca o la sospensione delle autorizzazioni già concesse. Su queste cose il Governo ha il dovere della trasparenza e di informare i cittadini e il Palamento".
Per approfondire la questione della posizione del Governo italiano sull'invio delle armi ad Israele ecco alcune recenti dichiarazioni di Tajani e le parole di Crosetto sulla guerra in Medio Oriente.