L'annuncio dell'accordo tra Mymenu e Just Eat segna un importante cambiamento nel panorama del food delivery. La partnership tra queste due piattaforme, infatti, contribuisce a rafforzare la loro presenza nel settore, offrendo ai clienti un'esperienza di alta qualità e assicurando continuità e crescita.
Fondata nel 2013 da Edoardo Tribuzio, Mymenu ha segnato il suo percorso nel settore del food delivery con un'impronta di qualità e innovazione, soprattutto nel Nord Italia. Con oltre 5 milioni di pasti consegnati, l'azienda ha deciso di spostare il suo focus, chiudendo il servizio ai clienti privati e indirizzandoli verso JustEat.
L'accordo consente ai clienti di Mymenu di accedere a un'ampia gamma di ristoranti tramite la piattaforma JustEat, mantenendo l'alta qualità a cui sono abituati. Inoltre, per i rider dipendenti di Mymenu, questa collaborazione apre le porte a nuove opportunità lavorative con Just Eat.
Mymenu e Just Eat condividono un forte impegno verso la sostenibilità e l'etica lavorativa. La firma della Carta di Bologna del 2018, che stabilisce i diritti dei rider, e gli accordi con le sigle sindacali CGIL, CISL e UIL, ne sono una chiara testimonianza.
Mymenu ha sempre puntato sull'eccellenza e l'innovazione, collaborando esclusivamente con ristoranti di alta qualità. L'ampliamento dell'offerta nel segmento B2B ha ulteriormente consolidato il suo ruolo nel mercato, offrendo soluzioni tecnologiche all'avanguardia e servizi su misura per aziende nazionali e internazionali.
Nel 2021, Mymenu entra nel Gruppo Pellegrini, leader nel mercato dei servizi di ristorazione aziendale. Con questa mossa, Mymenu si specializza nel segmento B2B, offrendo tecnologie innovative come smart fridges e mense digitali, conquistando la fiducia di importanti aziende nazionali e internazionali.
Mymenu è attivo principalmente nel Nord Italia, coprendo città come Milano, Bologna, Brescia, Modena, Padova e Verona. L'applicazione Mymenu, disponibile sia su Play Store che sull'App Store, rende facile ordinare piatti deliziosi a casa o in ufficio.
Il servizio è disponibile sia a pranzo che a cena, con la possibilità di ordinare in anticipo o all'ultimo momento.
Per chi preferisce un contatto più diretto, Mymenu offre anche un servizio telefonico con operatori pronti a risolvere ogni dubbio, con un costo aggiuntivo di 2 euro.
Dopo aver scaricato l'app, bisogna inserire il proprio indirizzo per visualizzare i ristoranti disponibili. Quindi, occorre selezionare il ristorante desiderato, consultare il menu e scegliere i piatti. È possibile aggiungere note personalizzate per esigenze specifiche.
Una volta scelti i piatti, bisogna controllare il carrello, confermate l'indirizzo di consegna e selezionare un metodo di pagamento. Dopo la transazione, il pasto sarà in arrivo.
Insomma, il funzionamento di Mymenu è praticamente identico a quello di altre app di startup operative nel settore del food delivery.
Per i pranzi, gli ordini possono essere effettuati fino alle 14, mentre per la cena fino alle 22:30. I tempi di consegna variano in base alla localizzazione, con un limite massimo di 45 minuti per le zone più distanti.
D’altro canto JustEat, conosciuto a livello mondiale, porta avanti un modello di delivery affidabile e efficiente. Fondata in Danimarca nel 2001 e trasferitasi nel Regno Unito, è un servizio online di ordinazione e consegna pasti che funge da intermediario tra ristoranti e clienti. Opera da tempo in diversi paesi, offrendo la possibilità di ordinare cibo online con opzioni di ritiro o consegna. Nel 2020, è stata acquisita da Takeaway.com. La sua espansione internazionale è iniziata nel 2007, e dal 2011 è attiva anche in Italia. Nel 2014 Just Eat ha debuttato alla Borsa di Londra. Nel 2021 Just Eat Italia ha firmato un accordo con sindacati riconoscendo i rider come lavoratori dipendenti.
La partnership con Mymenu permette a JustEat di espandere ulteriormente la sua offerta, integrando l'eccellenza e la specializzazione di Mymenu nel proprio portfolio.
L'accordo tra Mymenu e Just Eat rappresenta quindi una vera e propria rivoluzione nel settore del food delivery, unendo due realtà di grande rilievo e ampliando le possibilità per i consumatori. Questa fusione intende portare a una maggiore diversificazione dell'offerta e a un servizio clienti ancora più efficiente e all'altezza delle aspettative.