Gli ultimi sondaggi politici Tecnè per l’agenzia Dire aggiornati al 18 novembre 2023 rivelano una risalita del Partito Democratico, che registra la maggiore crescita della settimana. È l’unico movimento degno di nota, in quanto sia il borsino della fiducia nei leader sia quello dei partiti politici non rileva scosse degne di nota, come ormai siamo abituati da diverse settimane, per non dire mesi. Andiamo quindi a vedere qual è il responso delle analisi di Tecnè per Dire di metà novembre 2023.
Nell’ultima settimana si è registrato un lieve calo di Fratelli d’Italia (-0,1%), che si attesta così al 28,5%. Ad approfittarne il Partito Democratico, che riduce il distacco di ben mezzo punto percentuale, avendo guadagnato lo 0,4% rispetto alla precedente rilevazione e salendo così al 19,8%, ormai vicinissimo alla soglia psicologica del 20%.
Calo anche per il Movimento 5 Stelle, che con il -0,2% rilevato nell’ultima proiezione si allontana dal secondo partito in classifica e scende al 16,1%.
Male anche Forza Italia, che cala di 0,1 punti percentuali, scendendo al 9,9% e abbandonando così la doppia cifra, e Lega, che continua a perdere consensi: questa settimana ha incassato un -0,2% che lo porta all’8,5%.
Azione ritorna ad agguantare alla soglia del 4%, con una crescita dello 0,2% nell’ultima settimana. Alleanza Verdi e Sinistra cala di 0,1 punti percentuali, scendendo così al 3,2%. Stabilità per Italia Viva, fermo al 3%, e +Europa (2,4%), mentre tra gli altri partiti si registra un timido +0,1%, che porta il gradimento complessivo al 4,6%.
Andiamo a sintetizzare gli umori elettorali sopra descritti nella seguente tabella:
PARTITO | RILEVAZIONE 18 NOVEMBRE 2023 | RILEVAZIONE 11 NOVEMBRE 2023 | VARIAZIONE |
Fratelli d’Italia | 28,5% | 28,6% | -0,1% |
Partito Democratico | 19,8% | 19,4% | +0,4% |
Movimento 5 Stelle | 16,1% | 16,3% | -0,2% |
Forza Italia | 9,9% | 10% | -0,1% |
Lega | 8,5% | 8,7% | -0,2% |
Azione | 4% | 3,8% | +0,2% |
Alleanza Verdi e Sinistra | 3,2% | 3,3% | -0,1% |
Italia Viva | 3% | 3% | = |
+Europa | 2,4% | 2,4% | = |
Altri | 4,6% | 4,5% | +0,1% |
Astenuti/Incert | 43,9% | 43,9% | = |
Anche il borsino dei leader politici risulta abbastanza stabile, con pochi movimenti, se non davvero minimi.
La fiducia in Giorgia Meloni riflette l’andamento del suo partito e cala di 0,1 punti percentuali, scendendo così al 44%. L’inseguitore Antonio Tajani sale invece al +0,1% agguantando il 32,6%, mentre Giuseppe Conte perde appeal (-0,2%, al 30,6%). Il leader del Movimento 5 Stelle è ormai strettamente tallonato da Elly Schlein, che con il +0,2% rilevato l’ultima settimana riesce ad arrivare al 30,5%, a ormai 0,1 lunghezze di distanza da Conte.
Sotto la Schlein troviamo Matteo Salvini, che però perde lo 0,1%, salendo al 29,2%, mentre Emma Bonino resta stabile al 25%. Perde consensi Maurizio Lupi (-0,2%), che cala al 24,8%, mentre Carlo Calenda guadagna 0,1 punti di fiducia, salendo al 20,6%.
Sotto la soglia del 20%, troviamo invece Angelo Bonelli (+0,1%, al 16,1%), Nicola Fratojanni (-0,2%, al 15%) e Matteo Renzi (+0,1%, al 14,8%).
Cala anche la fiducia nel presidente del Consiglio, analizzando l’operato del suo governo: continua così la fase calante della Meloni nella sua posizione di leader di governo. Il calo dello 0,2% fa scendere la quota di chi ha fiducia al 46,5%, e di conseguenza aumenta la quota di chi non ha fiducia (+0,2%, al 48,2%).
Gli indici sopra riportati si riflettono anche nell’indagine sulla fiducia degli elettori, o quantomeno del campione intervistato da Tecnè, nei confronti del governo Meloni. La quota di chi ha fiducia scende dello 0,2%, al 41,6%, mentre aumenta la schiera di chi non ha fiducia (+0,3%, al 51,4%).