21 Nov, 2023 - 14:10

Violenza di genere, Crippa (Lega): "Ergastolo e castrazione chimica per gli uomini che si macchiano di questi reati"| VIDEO

Violenza di genere, Crippa (Lega): "Ergastolo e castrazione chimica per gli uomini che si macchiano di questi reati"| VIDEO

La violenza di genere, di fronte all'ultimo tragico caso di femminicidio di Giulia Cecchettin, che in questo giorno sta scuotendo tutta Italia, resta un tema scottante anche nel mondo della politica. Il vicesegretario federale della Lega Andrea Crippa ha detto la sua sul tema, tuonando sulla necessità di introdurre punizioni più severe e la castrazione chimica per gli uomini che commettono questi reati.

Crippa (Lega), violenza di genere: "Servono punizioni più dure, ergastolo e castrazione chimica per gli aggressori"

Non si può più restare indifferenti di fronte alla violenza di genere, dopo l'ennesimo caso di femminicidio, il mondo politico si sta svegliando e sta pensando ad una proposta di legge per l'educazione affettiva nelle scuole.

Sullo scottante tema si è pronunciato Andrea Crippa della Lega, che ha risposto alle domande dell'inviato Lorenzo Brancati per Tag24

In particolare sull'astensione della Lega e di Fratelli d'Italia nella votazione al Parlamento europeo sulla votazione della Convenzione di Istanbul - sul contrasto e la prevenzione della violenza di genere e domestica - lo scorso maggio ha dichiarato:

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"Il Parlamento europeo raggruppa tanti partiti, tanti parlamentari. La Lega ha dimostrato nel corso degli anni, attraverso il Codice Rosso e tante altre leggi, di combattere la violenza domestica e quella di genere. Quest'anno in Italia ci sono stati 103 femminicidi. Dal nostro punto di vista chi si permette di torcere un capello a una donna o a un bambino dovrebbe essere condannato all'ergastolo e poi credo che ci voglia anche la castrazione chimica, per tutti coloro che compiono reati del genere".

L'esponente della Lega ha commentato le parole della senatrice Giulia Bongiorno sulla questione che le donne siano troppo generose e che in merito alla violenza vivano una condizione di senso di colpa, ha affermato:

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"Io credo che non sono le donne ad avere la colpa. Credo che ci siano delle leggi sbagliate. Quando una persona commette un femminicidio, uno stupro e si permette di ledere la libertà di un'altra persona, debba essere condannato con delle pene severe".

Crippa insiste sulla necessità di introdurre pene più severe in carcere, proponendo l'ergastolo per gli uomini che commettono violenza e la previsione della castrazione chimica:

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"Se dopo 5,7,10 anni escono dal carcere, non c'è un deterrente per non permettere più che questi reati vengano commessi. Quindi l'obiettivo è l'inasprimento delle pene e introdurre la castrazione chimica".

Violenza di genere: Crippa sull'introduzione dell'educazione affettiva nelle scuole

A proposito della volontà di introdurre l'educazione affettiva nelle scuole, Crippa della Lega si è espresso in modo favorevole sul tema dichiarando che:

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"Serve perché nelle scuole poi si costruiscono le future generazioni. Dobbiamo spiegare ai giovani il senso di rispetto, che se una storia finisce bisogna accettarlo. Spesso invece ci sono dei giovani che - anche a causa di un'educazione diversa nelle scuole o perché certe cose non vengono loro insegnate o spiegate- poi alla fine reagiscono in maniera sbagliata. Quindi la formazione all'interno delle scuole è importante , però dall'altra parte che sbaglia deve pagare, soprattutto chi commette certi reati non deve più uscire dal carcere".

Sulla scuola come punto di riferimento per i giovani ha aggiunto che:

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"Più si educano i giovani, più miglioriamo il futuro della società. Io sono dell'idea che la scuola debba essere un punto di riferimento perché molti ragazzi passano metà delle loro giornate a scuola e in classe bisogna insegnare il rispetto nei confronti degli altri".

Ecco il video dell'intervista a Crippa:

Due approfondimenti sulle parole della segretaria del Pd Elly Schlein sulla morte di Giulia Cecchettin e l'introduzione dell'educazione affettiva nelle scuole e del Ministro Antonio Tajani

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Francesca Mazzini
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