L'ex Ministro della Salute, Roberto Speranza, si trova al centro di un'inchiesta, indagato per omicidio per presunte responsabilità legate ai vaccini per il Covid-19.
L'accusa di omicidio è scaturita dalla valutazione delle decisioni prese durante quel periodo pandemico, sulle azioni adottate e sulla loro possibile incidenza sulla diffusione del virus e sulla tutela della salute pubblica.
Scendiamo nei dettagli e vediamo le motivazioni.
L'ex ministro della Salute, Roberto Speranza è stato indagato per omicidio dalla procura di Roma, e anche l’ex direttore di Aifa Magrini avrebbe ricevuto un avviso di garanzia.
L'iscrizione nel registro degli indagati è avvenuto dopo i vari esposti di alcuni sindacati della polizia e guardia di Finanza e del comitato Ascoltami su presunti danni provocati dal vaccino anti Covid.
A dare notizia sono stati il quotidiano La Verità e la trasmissione Fuori dal coro, di Mario Giordano.
Sul quotidiano La Verità, si parla di reati gravissimi: dalla somministrazione di medicinali guasti, alle false dichiarazioni, fino all'omicidio.
I documenti interni di Aifa sono finiti in una denuncia presentata da alcuni sindacati di polizia e Guardia di finanza e dal Comitato Ascoltami, che raduna i danneggiati dal vaccino anti-Covid.
Ieri Mario Giordano, durante la diretta, ha mostrato alle telecamere il documento dell'avviso di garanzia.
Secondo quanto riportato da La Verità, il Procuratore Francesco Lo Voi ha avviato l'inchiesta dopo aver esaminato la denuncia e i documenti, ha ritenuto che sussistano le basi per aprire un fascicolo.
Tra i documenti più importanti annessi c'è la prima omissione nella pianificazione della campagna vaccinale, con l'Agenzia del farmaco consapevole della mancanza di dati sull'efficacia e la sicurezza dei vaccini per le persone vulnerabili.
Pare infatti che l'Agenzia del farmaco e, di conseguenza anche Speranza, sapessero che non c'erano studi sui pazienti fragili, e gli effetti del vaccino. Come non c'erano studi sui vaccini per le donne incinte.
Anzi, la cosa più grave è che i fragili sono stati proprio i primi a vaccinarsi, secondo le disposizioni del governo di allora.
Per quanto riguarda Speranza, si attende il nulla osta del Tribunale dei ministri, che ha 90 giorni di tempo per rilasciarla.
Ricordiamo che Speranza, insieme a Conte, furono già indagati dalla procura di Bergamo per la gestione della pandemia.
L'indizio di una responsabilità evidente emerge dalla promessa ingannevole del Governo che il vaccino avrebbe fermato la diffusione del virus.
Questa affermazione, ora riconosciuta come falsa, è stata mantenuta silenziosa nonostante la consapevolezza di chi aveva la responsabilità, invece, di comunicarlo.
Coloro che hanno scelto di vaccinarsi sotto l'impulso di questa dichiarazione, e che hanno subito dei danni (considerando che le conseguenze a lungo termine sono ancora sconosciute), meritano un adeguato risarcimento, anche se si è firmato un consenso informato.
Anzi, questo aggrava la situazione. La validità del consenso informato non ha alcun valore effettivo se le informazioni sono fuorvianti, omissive, non veritiere, anzi costituisce un atto punibile dal punto di vista penale.
Come abbiamo già detto, si attende il nulla osta del competente tribunale dei ministri per poter procedere contro Speranza, ma la richiesta è stata inviata già con contestuale richiesta di archiviazione.
Lo afferma in una nota, il legale di Roberto Speranza, avvocato Danilo Leva.
Abbiamo già parlato dettagliatamente dell'aumento di miocardite e pericardite, dopo il vaccino anti-Covid, soprattutto nei giovani maschi.
È notorio che la vaccinazione contro il Covid, soprattutto con vaccini a mRNA, può in rari casi causare infiammazioni del muscolo cardiaco (miocardite) o del pericardio (pericardite).
È importante notare che la maggior parte di coloro che sviluppano queste infiammazioni non presentava segni pregressi di malattie cardiache prima della vaccinazione contro il Covid.
Dopo due anni di vaccinazioni su milioni di persone e nuovi dati provenienti da studi recenti, si può ottenere una migliore comprensione della frequenza e delle possibili cause di questo rischio legato al vaccino. Sebbene la prognosi della miocardite derivante dal vaccino anti-Covid sia generalmente buona, essendo curabile, è importante sottolineare che questa infiammazione è associata alla vaccinazione.
Uno studio sistematico che ha coinvolto 854 pazienti di età compresa tra 12 e 20 anni con miopericardite correlata al vaccino ha fornito ulteriori dettagli sulla prognosi in questa fascia di età.
Il tasso di segnalazione per tutte le segnalazioni di casi gravi individuali è stato di 1,77 per 1.000 dosi di vaccino.
Secondo la legge sulla protezione dalle infezioni il danno da vaccinazione è la conseguenza sanitaria ed economica del danno alla salute causato dalla vaccinazione che va oltre l’entità abituale di una reazione vaccinale.
Infatti non sono inclusi gli effetti collaterali normali come eruzioni cutanee, febbre o mal di testa.
Il governo italiano ha allocato risorse finanziarie per indennizzare coloro che hanno riportato danni a seguito della vaccinazione durante l'epidemia di Covid-19.
Attraverso il decreto "Sostegni ter", emanato il 27 gennaio 2022, sono state implementate misure di supporto economico rivolte alle persone maggiormente colpite dalla pandemia.
Queste disposizioni mirano a proteggere coloro che hanno subito impatti negativi sia sul piano economico che sulla salute, direttamente derivanti dalla pandemia globale e dalle relative misure di contenimento e gestione dell'emergenza.