La tredicesima mensilità, nota anche come gratifica natalizia, è un elemento chiave della retribuzione annuale dei lavoratori in Italia. Questa mensilità aggiuntiva, non solo è una tradizione radicata, ma rappresenta un obbligo legale per tutti i datori di lavoro. È un diritto dei lavoratori dipendenti, sia nel settore privato che pubblico, e per i pensionati, dove l’Inps si occupa della sua erogazione. Tuttavia, c’è anche chi la tredicesima mensilità non può prenderla, semplicemente perché non gli spetta.
La tredicesima mensilità, introdotta inizialmente come pratica discrezionale, diventa un obbligo per tutti i datori di lavoro con il DPR n. 1070 del 1960. Le sue radici risalgono al contratto collettivo nazionale del lavoro del 1937. Con il tempo, questo beneficio si è esteso a una vasta gamma di lavoratori, indipendentemente dal tipo di contratto o settore lavorativo.
La tredicesima mensilità è destinata a una vasta categoria di lavoratori, includendo:
I datori di lavoro sono legalmente obbligati a erogare la tredicesima. Questa obbligatorietà è sancita da varie normative e contratti collettivi nazionali di lavoro. Il mancato pagamento può portare a dispute legali, con i lavoratori che hanno il diritto di richiedere il pagamento attraverso le vie legali appropriate.
La tredicesima è calcolata come una frazione (1/12) del salario lordo annuo del lavoratore, in base ai mesi effettivamente lavorati nell'anno. Questa gratifica viene solitamente erogata a dicembre, in prossimità delle festività natalizie, rappresentando così un supporto economico significativo per i lavoratori.
In alcuni casi, per agevolare la pianificazione finanziaria aziendale o per venire incontro alle esigenze dei lavoratori, è possibile anticipare la tredicesima mensilità in parti uguali nei pagamenti mensili. Tale opzione richiede un accordo esplicito tra datore di lavoro e lavoratore.
Inoltre, in caso di cessazione del rapporto di lavoro, la tredicesima proporzionale viene pagata con le ultime competenze.
Non tutte le categorie lavorative hanno diritto alla tredicesima. Queste eccezioni includono:
Nel contesto del lavoro in nero, la tredicesima diventa un problema secondario rispetto alla mancanza di un contratto legale. In questa situazione, il lavoratore non gode di alcuna tutela legale formale, il che rende problematico il pagamento sia dello stipendio che della tredicesima, che ovviamente non c’è, a meno che non ci sia grande generosità da parte del datore.
Tuttavia, ribadiamo: nei casi di lavoro nero, la corresponsione della tredicesima mensilità è davvero l’ultimo dei problemi.
Le aziende che non pagano la tredicesima incorrono in sanzioni. I lavoratori possono ricorrere all'Ispettorato Nazionale del Lavoro o ai sindacati, e in casi estremi, possono avviare azioni legali per il recupero delle somme dovute.
I pensionati ricevono la tredicesima dall'Inps, generalmente insieme alla pensione di dicembre. Tuttavia, ci sono alcune categorie di pensioni che non danno diritto a questa mensilità aggiuntiva, come le pensioni di invalidità civile e l'assegno sociale.
Nel settore privato, la tredicesima viene generalmente erogata prima del 25 dicembre, come stabilito dal CCNL di categoria. Nel settore pubblico, invece, l'erogazione avviene insieme all'ultimo stipendio dell'anno, con specifiche date stabilite dal decreto legge 350/2001.
La tredicesima matura anche durante periodi di assenza per malattia, maternità, ferie e permessi.
Tuttavia, non matura in caso di lavoro straordinario, aspettativa, congedo parentale, malattia del bambino, sciopero e sospensione dal lavoro per provvedimenti disciplinari.