24 Nov, 2023 - 13:19

Landini a Torino per lo sciopero contro la manovra: "Non ci facciamo intimorire, mobilitazione continua"

Landini a Torino per lo sciopero contro la manovra: "Non ci facciamo intimorire, mobilitazione continua"

Da Torino, dove si svolge oggi, 24 novembre 2023, una manifestazione voluta da Cgil e Uil, Maurizio Landini torna a tuonare contro la manovra del governo. Il corteo si fa anche portavoce della lotta alla violenza sulle donne, con molti striscioni e un appello - 'Adesso basta stragi di donne!' - che verrà letto dai palchi.

Landini dallo sciopero di Torino di oggi, 24 novembre 2023: "Manovra sbagliata, va cambiata"

Il clima tra governo e sindacati è tutt'altro che disteso. Le crepe già presenti sono diventate una voragine dopo la manifestazione di Roma dello scorso 17 novembre, e la decisione di precettare lo sciopero generale inizialmente previsto per quella giornata, da parte di Matteo Salvini.

Una crisi che viene ribadita nelle manifestazioni e negli scioperi che oggi colpiscono tutto il Nord Italia, organizzati da Cgil e Uil.

Occhi puntati, in particolare, su Torino, dove circa 10mila manifestanti si sono radunati questa mattina nel capoluogo piemontese. Dopo la partenza da Porta Susa, sono arrivati a piazza Castello e, da qui, il segretario generale della Cgil Maurizio Landini è tornato ad attaccare le misure economiche del governo, a partire dai suoi 'cavalli di battaglia', trascurati dalla manovra, e cioè sanità, salari, precarietà.

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"Siamo in piazza per cambiare una manovra sbagliata. Abbiamo bisogno di aumentare i salari in modo serio, cancellare la precarietà per dare un futuro ai giovani, investire sulla sanità, sulla scuola".

Landini: "Risorse dalla lotta all'evasione, basta condoni"

Alla solita risposta delle istituzioni sulla scarsità delle risorse a disposizione, Landini replica duramente parlando di lotta seria all'evasione fiscale che, a suo dire, il governo non sta portando avanti.

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"Abbiamo bisogno di andare a prendere i soldi dove sono con una vera riforma fiscale, con la lotta all’evasione fiscale, con una vera tassazione delle rendite finanziarie e immobiliari, perché questo è quello che non viene fatto. Non si può continuare con i condoni, a far pagare solo al mondo del lavoro dipendente e dei pensionati, che sono quelli che in questi anni hanno tenuto in piedi questo paese".

Il segretario della Cgil fa dell'ironia sulle trattative con l'esecutivo, che aveva convocato un tavolo di confronto proprio per la giornata di oggi.

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"È arrivata ieri pomeriggio una convocazione che inizialmente era per oggi e credo saggiamente l’abbiano aggiornata a martedì. Convocare un incontro il giorno in cui c’è lo sciopero generale è un po’ difficile da comprendere noi banalmente insieme alla Uil abbiamo detto una cosa molto vera, cioè che non eravamo nella condizione di partecipare perché stavamo scioperando".

Infine, Landini promette battaglia per i mesi a venire. La mobilitazione, dice, proseguirà contro le misure sbagliate del governo.

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"Non ci facciamo intimorire, proseguiremo con la nostra mobilitazione. Se il governo fosse capace di ascoltare il Paese, dovrebbe aprire delle trattative serie e cambiare una legge sbagliata e avviare quelle riforme di cui abbiamo bisogno".
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Piercarlo Fabi
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