È di nuovo scontro tra politica e mondo giudiziario, con il ministro della Difesa Guido Crosetto che attacca frontalmente i magistrati in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera parlando di "opposizione giudiziaria" al governo Meloni.
Chi pensava che lo scontro tra magistratura e politica fosse destinato a scomparire dopo la morte di Silvio Berlusconi, dovrà seriamente ricredersi. Quelle pronunciate da Guido Crosetto, ministro della Difesa del governo presieduto da Giorgia Meloni, sono, infatti, parole destinate a far discutere e a riaccendere una diatriba i cui toni rischiano di essere particolarmente accesi.
Intervistato dal Corriere della Sera, Crosetto ha dichiarato, senza mezzi termini, che una parte della magistratura sarebbe da sempre in contrapposizione con il centrodestra. Proprio questa opposizione, a suo dire, rappresenta il rischio numero uno per l'azione dell'esecutivo.
Le affermazioni del ministro arrivano in un clima già abbastanza incandescente per quanto riguarda i rapporti tra governo e magistrati.
Fa ancora discutere il caso della giudice di Catania, Iolanda Apostolico, con la sua decisione di sconfessare l'ormai famigerato 'decreto Cutro' del governo, annullando il trattenimento di quattro migranti nel Cpr di Pozzallo.
Gli attacchi del governo - in particolare del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, che aveva parlato dei tribunali come "sedi della sinistra" - alimentarono tensioni poi acuite dal dibattito, tutt'altro che pacifico, sulla riforma della Giustizia annunciata dal ministro Carlo Nordio, per il quale non spetta ai giudici "criticare le leggi".
Ora Crosetto alza il tiro nell'ipotetico confronto, sostenendo di aspettarsi vere e proprie 'rappresaglie' in vista delle Elezioni Europee del prossimo anno.
Parole pesantissime che, di certo, non resteranno senza risposta, continuando ad alimentare una lotta tra poteri dello Stato che perdura da almeno trent'anni. Una domanda, però, sorge spontanea: siamo certi che il Paese ne abbia bisogno?
Non si è fatta attendere la risposta alle parole del ministro della Difesa da parte dell'Associazione Nazionale Magistrati (Anm).
A margine dell’assemblea straordinaria, il presidente dell'Anm, Giuseppe Santalucia, ha criticato le parole di Crosetto in merito a una presunta "opposizione giudiziaria" al governo, bollando l'espressione come "fake news" che, però, secondo Santalucia, "fa male alle istituzioni" e al Paese.
"È una cosa che fa male alle istituzioni, fa male a tutti noi. Una cosa che coinvolge in prima battuta i magistrati ma, e qui sta la miopia, non si comprende che questo è un attacco, una rappresentazione malevola dell’impianto istituzionale del Paese, e quindi è l’intero Paese a esserne in qualche modo coinvolto".
Più dura la replica di Debora Serracchiani, responsabile Giustizia nella segreteria del Partito Democratico, che si dichiara "stupefatta" per le frasi del ministro per poi attaccarle.
Serracchiani, neanche troppo velatamente, accusa il ministro e il governo di cui fa parte di usare la magistratura per l'ennesimo sfogo vittimista, al fine di coprire le proprie mancanze politiche, a partire dalla legge di bolancio.
Il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, spende, invece, poche parole a commento della vicenda, 'bollandola' come polemica da sempre cara alla destra, senza alcun fondamento.
Scegli Twitter il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, per rispondere alle affermazioni del ministro Crosetto che. Renzi ritiene che il suo ragionamento vada "preso sul serio". Tuttavia, non entra nel merito della questione, prendendo la palla al balzo per attaccare l'esecutivo su un argomento a lui più congeniale: in questo caso, la riforma della giustizia.
Oggi Crosetto evoca un’attenzione speciale di parte della magistratura nei confronti della politica. Se il Ministro della Difesa dice certe cose, sicuramente non parla a caso e il suo ragionamento va preso sul serio. Il problema di Crosetto però non sono i giustizialisti di…
— Matteo Renzi (@matteorenzi) November 26, 2023