28 Nov, 2023 - 21:12

Expo 2030, Roma sconfitta da Riyad, Tajani: "Tentato di ribaltare situazione difficile". Le reazioni della politica

Expo 2030, Roma sconfitta da Riyad, Tajani: "Tentato di ribaltare situazione difficile". Le reazioni della politica

Sarà Riyad a ospitare l'Expo 2030, dopo aver battuto una serie di avversari, tra cui l'Italia che presentava la candidatura di Roma. Una vittoria schiacciante, in realtà, con 119 voti incassati dalla città dell’Arabia Saudita, contro i soli 17 della Capitale. Un risultato che viene commentato dagli esponenti politici del nostro Paese, con un misto di rabbia e delusione.

Expo 2030, Roma battuta da Riyad, Tajani (Fi): "Massimo impegno da parte di tutti"

Una sconfitta netta e senza appello.

Questo l'esito della votazione con cui il Bureau international des expositions (Bie) ha assegnato l'organizzazione dell'Esposizione Universale del 2030 a Riyad, che la ospiterà dal 1° ottobre 2030 al 31 marzo 2031.

Un risultato su cui occorre riflettere, per capire il modo in cui sia maturato. Come ha fatto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, riconoscendo sportivamente la sconfitta, dovuta a "rapporti di forza anche economici" troppo squilibrati in favore di Riyad.

Sulla stessa lunghezza d'onda è il ministro degli Esteri Antonio Tajani, interpellato in merito al termine della riunione dei ministri degli Esteri della Nato, che parla di "situazione molto complicata", ed elogia l'impegno di tutte le parti in causa.

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"Abbiamo cercato di far sì che si potesse ribaltare una situazione che appariva già molto difficile. Tutti quanti ci siamo impegnati, dal Capo dello Stato, il governo e il sindaco di Roma, la Regione Lazio: tutti per cercare di ottenere un risultato positivo che non c'è stato. Bisogna accettare i risultati".

Il vicepremier fa i complimenti all'Arabia Saudita e spiega come l'aver organizzato l'Expo solo pochi anni fa - a Milano, nel 2015 - può aver avuto un certo peso nella scelta in favore di Riyad.

Tajani, infine, conclude il suo ragionamento spiegando che l'Italia farà valere le proprie eccellenze all'Expo 2030 e anche nella prossima, organizzata a Osaka, in Giappone.

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"Noi saremo presenti da protagonisti all'Expo ad Osaka con un padiglione che credo farà effetto e ho visto i primi progetti e saremo presenti anche a Riyad con un padiglione che farà effetto anche lì. Quindi questo è un modo per essere presenti".

Expo 2030, il commento di Abodi: "Andare avanti e migliorare la Capitale"

Invita a vedere anche nella sconfitta un'occasione di rinascita e di ripresa il ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi.

Dal suo account Twitter, Abodi invita tutti a non mettere da parte le forze messe in campo per la candidatura, che possono rappresentare un'opportunità di rilancio per la Capitale.

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"L’universalità di Roma non passa per l’Expo! Tanto più dopo questo risultato negativo, deve comunque prevalere l’esigenza di andare avanti, di migliorare la Capitale [...] Il dossier di 'Expo 2030 Roma', realizzato da donne e uomini di qualità, deve trovare una sua progressiva attuazione per non dover subire una seconda sconfitta".

Raggi: "Progetto importante, niente polemiche"

Anche Virginia Raggi, ex sindaca di Roma e presidente della commissione capitolina Expo 2030, sottolinea l'ottimo lavoro svolto e il "progetto importante" che ne è scaturito, chiudendo ogni spazio a possibili diatribe e polemiche politiche.

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"Il dato positivo è che su questa candidatura c’è stato un appoggio trasversale e siamo stai in grado di fare squadra [...] Sono già partite le accuse, ma io mi sottraggo a questo tipo di polemiche. Quello che è certo è che c'è stato un progetto importante, ben fatto e che secondo me non deve andare perso".

Come già suggerito dal sindaco Gualtieri, anche per la Raggi occorrerà fare delle valutazioni a livello internazionali sulla campagna dell'Arabia Saudita per questa votazione, che l'ex sindaca definisce "davvero spregiudicata".

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"Bisogna mettersi d’accordo su quali sono le regole perché la campagna condotta da Riyad è stata davvero spregiudicata mentre noi abbiamo lavorato più sulla possibilità di lavorare e consolidare partnership, collaborazioni commerciali, scambi culturali".

Expo 2030, il 'fu' Terzo Polo di Italia Viva e Azione si ricompatta nella critica dopo la sconfitta di Roma

Nelle analisi della sconfitta, c'è da segnalare un rigurgito di Terzo Polo, progetto centrista ormai naufragato che puntava a una sinergia tra Azione di Carlo Calenda e Italia Viva di Matteo Renzi.

Divisi su tutto o quasi, i due partiti si ritrovano - stando alle dichiarazioni social dei suoi esponenti - nella critica ai responsabili di questa sconfitta di Roma e dell'Italia.

E così, ecco Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera, parlare di "figuraccia per la premier Meloni e per il sindaco Gualtieri".

Solo pochi minuti dopo, Ettore Rosato, deputato di Azione per Renew Europe, parla, invece, di "disastro" e di "mille scuse" che saranno addotte da chi ne è responsabile.

Expo 2030, Bonelli controcorrente: "Non è una tragedia"

Posizione fuori dal coro è, invece, quella espressa da Angelo Bonelli, parlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra (Avs).

Per il co-portavoce dei Verdi la sconfitta "non è una tragedia" e arriva a dire "meglio così", spiegando che i nuovi cantieri avrebbero reso la Capitale ancora più invivibile per i cittadini.

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Piercarlo Fabi
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