È stata pubblicata la nuova Supermedia dei sondaggi politici elaborata da YouTrend per Agi e aggiornata al 30 novembre 2023. I dati più rilevanti della settimana li registrano in particolare la Lega e il Movimento 5 Stelle, nel bene e nel male, mentre tra i restanti partiti vige un po’ di stabilità. Cresce Azione, mentre cala il PD a un livello vicino a quello delle politiche 2023. Stabile Fratelli d’Italia.
Stabilità per Fratelli d’Italia, che resta quindi ancorato alla soglia del 29%, indisturbato soprattutto dagli inseguitori, visto che il Partito Democratico non dà cenni di risalita e, anzi, in quest’ultima rilevazione perde ancora lo 0,1%, scendendo al 19,3% un dato vicinissimo al 19,1% delle elezioni politiche 2022, segno inequivocabile che il cambio di leadership, rappresentato dal passaggio di consegne tra Enrico Letta ed Elly Schlein, non ha pagato alla lunga.
Perde consensi anche il Movimento 5 Stelle, che scende così sotto la soglia del 16% a cui era particolarmente affezionato. La perdita di mezzo punto percentuali rispetto alla rilevazione di due settimane fa calare il partito di Giuseppe Conte al 15,7%.
Sorride invece la Lega, che dopo diverse settimane di cali, riesce a recuperare mezzo punto percentuale, arrivando così al 9,3%. Sale anche la Lega dello 0,2%, attestandosi al 7,4%. Se in tutto questo contiamo anche il +0,1% di Noi Moderati (all’1,3%), possiamo dire che nelle ultime due settimane il centrodestra non ha perso neppure un punto percentuale, salendo invece dello 0,8% e colmando così il gap con la coalizione di centrosinistra.
Dietro si registra la crescita di Azione, che sale di 0,3 punti percentuali rispetto a due settimane fa, salendo così al 3,9% e sfiorando quindi la soglia del 4%.
Sorriso all’inverso per Alleanza Verdi e Sinistra, che non prosegue con il trend positivo e scende dello 0,1% al 3,4%. Guadagna punti anche Italia Viva, seppur di poco: il +0,1% rilevato nelle ultime due settimane permette al partito di Matteo Renzi di agguantare nuovamente la soglia del 3%.
Stabile +Europa al 2,5%, mentre scende dello 0,2% Per l’Italia con Paragone, che scivola così all’1,7%. Crescita anche per Unione Popolare (+0,2%, all’1,4%).
Andiamo a sintetizzare i dati sopra riportati con il confronto su due settimane per quanto riguarda le intenzioni di voto:
PARTITO | RILEVAZIONE 30 NOVEMBRE | RILEVAZIONE 16 NOVEMBRE | VARIAZIONE |
Fratelli d’Italia | 29% | 29% | = |
Partito Democratico | 19,3% | 19,4% | -0,1% |
Movimento 5 Stelle | 15,7% | 16,2% | -0,5% |
Lega | 9,3% | 8,8% | +0,5% |
Forza Italia | 7,4% | 7,2% | +0,2% |
Azione | 3,9% | 3,6% | +0,3% |
Alleanza Verdi e Sinistra | 3,4% | 3,5% | -0,1% |
Italia Viva | 3% | 2,9% | +0,1% |
+Europa | 2,5% | 2,5% | = |
Per l’Italia con Paragone | 1,7% | 1,9% | -0,2% |
Unione Popolare | 1,4% | 1,2% | +0,2% |
Noi Moderati | 1,3% | 1,2% | +0,1% |
Nota metodologica: la Supermedia YouTrend/AGI è una media ponderata dei sondaggi nazionali sulle intenzioni di voto. La ponderazione odierna include sondaggi realizzati dal 16 al 29 novembre ed è stata effettuata il 30 novembre in base alla consistenza campionaria, alla data di realizzazione e al metodo di raccolta dei dati. I sondaggi presi in esame sono stati realizzati dagli istituti Eumetra (23 novembre), Euromedia (19 novembre), Quorum (27 novembre), SWG (20 e 27 novembre) e Tecnè (18 e 25 novembre).
Sul fronte delle coalizioni c’è poco da dire di più rispetto a quanto già anticipato. La coalizione di centrodestra in due settimane ha guadagnato altri 0,2 punti percentuali e a oggi si attesta al 47% complessivo, vale a dire a 3,2 punti percentuali in più rispetto alle elezioni politiche 2022.
Non sorride affatto la coalizione di centrosinistra, che invece perde quota rispetto alle politiche 2022, calando al 25,2% (-0,9%). Anche il Movimento 5 Stelle sembra essere in linea con la tornata elettorale 2022: se allora era al 15,4% a oggi è al 15,7% (+0,3%).
Rispetto allo scorso settembre non convince neppure il Terzo Polo, ormai ex Terzo Polo: se alle ultime elezioni poteva godere del 7,8%, a oggi insieme valgono 1 punto percentuale in meno, il 6,8%.