D'amore ci si ammala, d'amore si guarisce: la persona giusta esiste, sei tu. E' il presupposto di partenza, la premessa da cui tutto ha origine, che aiuta a comprendere il perché di alcune scelte, fino ad accompagnarci a deduzioni ovvie. Ana Maria Sepe e Anna De Simona raccontano, nel libro edito Rizzoli, come porre le basi per una vita affettiva appagante. L'amore come cura, e causa dei mali, è il problema e allo stesso tempo la soluzione: possiamo soffrire per amore, ma anche stare bene grazie all'amore.
Quante volte vi hanno detto che la persona giusta può cambiarvi la vita? Il partner sbagliato, così come quello giusto, arriva a causa di una scelta personale, non casuale. E' l'amor proprio a guidare le scelte. L'ideale sarebbe incontrare soltanto persone risolte, cioè coloro che non delegano agli altri le responsabilità della propria serenità: persone con cui possibile fare scambi alla pari, dove si dona per ricevere, dove la dimensione romantica è veicolata dalla stima, dalla fiducia e dai piccoli gesti d'amore quotidiano.
Tuttavia, le dinamiche relazionali moderne sono guidate da un sentire che spesso ci porta fuori strada. Aspettative, proiezioni e pregiudizi, possono distorcere la realtà. Così come manipolazioni, love bombing e altre forme di narcisismo, che allontanano dalla possibilità di trovare un buon equilibrio. E' con la realtà, e con se stessi, che bisogna misurarsi, tenendo bene a distanza disfunzioni figlie di un tempo dove la velocità, e la fame d'amore, possono accecare fino ad allontanare l'obiettivo.
Concludere una relazione non è la fine del mondo, al contrario, se è un rapporto che non funziona è una forma d'amore verso se stessi. Potrebbe cominciare così la relazione più importante che ognuno di noi possiede, quella con se stessi: la ricerca dell'altro parte dalla ricerca di sé.