La prestazione occasione è uno strumento che riguarda le attività lavorative che si svolgono in modo sporadico e saltuario: come funziona nel 2024? Quali sono i limiti? Ricordiamo, infatti, che i lavoratori che collaborano come prestatori d’opera occasionali, essendo esonerati dall’apertura della Partita Iva devono rispettare limiti economici, oltre che di durata.
È molto importante che, nella prestazione occasionale, i collaboratori percepiscano un modesto guadagno, entro i limiti economici fissati dalla legge, che non richiede l’avvio di un’attività professionale. Ci sono comunque, adempimenti fiscali da non sottovalutare.
Spieghiamo come funziona la prestazione occasionale nel 2024 e quali sono i limiti da rispettare.
La prestazione occasiona è una tipologia di contratto che si rivolge a diverse categorie di utilizzatori. In tutti i casi, però, si devono rispettare i limiti previsti dalla normativa.
L’utilizzo della prestazione occasione è possibile se il committente non opera nell’attività professionale e risulta essere una persona fisica, con il libretto di famiglia. Invece, per i soggetti diversi dalle persone fisiche è necessaria la sottoscrizione del contratto di prestazione occasionale.
La legge fissa anche alcuni limiti all’utilizzo della prestazione occasionale. Chi non la può usare?
La prestazione occasionale può essere utilizzata solo nel rispetto dei limiti, da intendere per anno civile. I limiti variano per prestatore, utilizzatore e prestazioni complessive, come segue:
Bisogna tenere ben presente che, per alcune categorie di prestatori, la misura del compenso deve essere calcolata sul 75% dell’importo percepito. Quando si applica? I prestatori, in questo caso, devono essere:
In linea generale, però, non si devono superare le 280 ore lavorative l’anno, ad eccezione del settore agricolo.
Anche chi opera nell’ambito della prestazione occasionale deve prestare fede ad alcuni adempimenti fiscali.
Chi presta attività di lavoro occasionale con questa tipologia di contratto ha diritto all’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e alla contribuzione previdenziale. Essa sarà versata dall’utilizzatore in misura pari al 33% del compenso.
A proposito del compenso, ricordiamo che non deve essere inferiore a 36 euro per 4 ore di lavoro. La paga oraria, infatti, non può essere inferiore a 9 euro l’ora.
Molto spesso capita di confondere la prestazione occasionale con il lavoro autonomo occasionale. La prestazione occasionale, in senso molto stretto, riguarda le attività legate a tipologie di lavoro subordinato.
Come funziona? Il committente stabilisce l’attività lavorativa, una sorta di lavoro alle dipendenze del committente. Si tratta, infatti, di tutte quelle attività individuabili nella categoria dei redditi da lavoro autonomo.
Un po’ diversa è la prestazione di lavoro autonomo occasionale o, più comunemente, la collaborazione occasionale. In questo caso, ci si riferisce prettamente ai lavori intellettuali, ovvero la scrittura, la consulenza e le altre attività simili.
Quindi, il lavoratore autonomo occasionale è chi opera un servizio senza subordinazione e coordinamento, dietro un corrispettivo.