L'Iran ha deciso di confiscare il Premio Sakharov 2023 che l'Unione Europea ha assegnato a Masha Amini. Il legale della famiglia, che si era recato in Francia per ritirare il premio, è stato fermato a Teheran.
L’Iran ha confiscato il Premio Sakharov 2023 assegnato dall’Unione Europea a Mahsa Amini. Le forze di sicurezza iraniane hanno scelto questa via per opporsi al riconoscimento ottenuto dalla giovane uccisa nel 2022. A denunciare l’accaduto sono stati gli attivisti curdi per i diritti umani. Secondo le prime ricostruzioni Mohammad Saleh-Nirkbakth, avvocato della famiglia, è stato fermato nella serata di ieri 22 dicembre. Il legale era di ritorno dalla Francia, dove si era recato per ritirare il prestigioso riconoscimento
Una volta giunto a Teheran tuttavia l’avvocato è stato sottoposto ad un duro interrogatorio da parte delle autorità. In seguito al legale della famiglia Amini è stato confiscato tanto il proprio cellulare quanto il passaporto. Il premio vinto da parte di Masha, invece, ha avuto la stessa sorte visto che è stato sequestrato. Appena due settimane fa un fatto simile era accaduto anche alla famiglia della ragazza. La famiglia Amini infatti il 9 dicembre venne fermata all'Aeroporto della capitale iraniana, da cui stava partendo verso la Francia proprio per ottenere il premio.