Un altro episodio sanguinoso, stasera 24 dicembre, nella guerra fra Israele ed Hamas. Secondo fonti dell'ospedale Shuhada Al-Aqsa, un raid aereo delle forze militari israeliane ha causato almeno 70 morti nel campo profughi di Maghazi.
Lo stesso ospedale ha avvertito che il numero delle vittime non è ancora possibile stabilirlo con precisione, considerato che diverse persone sono rimaste intrappolate sotto le macerie. L'attacco aereo, infatti, ha portato anche al crollo di diversi edifici.
Mentre la moglie del premier israeliano Netanyahu, Sarah, chiede a Papa Francesco di intervenire per la liberazione degli ostaggi ed i bombardamenti su Gaza acuiscono la già grave carestia fra la popolazione civile, un altro bombardamento insanguina la vigilia di Natale.
Forze aeree israeliane hanno condotto questa sera un attacco contro Maghazi, sede di un campo profughi per palestinesi. Attualmente il bilancio delle vittime, provvisorio, è di 70 persone morte. Il ministero della Sanità di Hamas ha affermato in una nota che il raid aereo ha distrutto tre edifici al centro del campo profughi, uccidendo e seppellendo diverse persone.
Ashraf al-Qudra, portavoce del ministero della Sanità, ha comunque riferito che il bilancio aumenterà con ogni probabilità, a causa dell'elevata densità abitativa di quella zona. L'esercito israeliano, interrogato nel merito, ha affermato di star raccogliendo informazioni sull'attacco.
Non è possibile verificare in modo indipendente le informazioni su ciò che è successo a Maghazi. L'emittente Al Jazeera ha raccolto un commento da parte di un esponente di Hamas, che ha affermato: