Nel mirino dei terroristi chiese, sinagoghe e l'ambasciata irachena ad Ankara. In base a quanto diffuso dalla Tv di Stato Trt, sono 32 le persone arrestate con l'accusa di essere appartenenti all'Isis. Le operazioni delle autorità locali si sono svolte tra la capitale e Istanbul, fino a estendersi a diverse province della Turchia.
All'alba di oggi, le forze dell'intelligence turca hanno effettuato un blitz per arrestare 32 persone considerate potenzialmente pericolose. Dopo approfondite indagini, i fermati sono sospettati di appartenere a una cellula terroristica afferente all'Isis. Dai primi colloqui con gli indagati, sono emersi i piani dell'organizzazione sul territorio turco.
Tre degli arrestati hanno infatti iniziato a collaborare con le autorità locali, indicando gli obiettivi che sarebbero stati colpiti nei prossimi giorni: diversi luoghi di culto, come chiese e sinagoghe, oltre all'ambasciata dell'Iraq ad Ankara. "Continueremo senza sosta la nostra lotta contro il terrorismo" ha dichiarato Ali Yerlikaya, il ministro dell'Interno turco, dopo aver diffuso informazioni sull'operazione di questa mattina.
Il 22 dicembre scorso, la forze di sicurezza turche avevano già portato a termine un'imponente operazione, denominata Heroes-34, realizzata contemporaneamente in 32 province della Turchia. Il blitz ha portato all'arresto di 304 persone sospettate di avere legami con l'Isis. Per la maggior parte, i fermi sono avvenuti tra Istanbul, Ankara e Izmir. L'indagine che ha portato agli arresti è stata condotta in modalità congiunta dalle squadre di intelligence e di antiterrorismo della polizia turca.