04 Jan, 2024 - 15:06

Come si fa la ricetta del pidone messinese visto a Masterchef

Come si fa la ricetta del pidone messinese visto a Masterchef

Chi segue Masterchef, celebre programma dedicato alla cucina, si ricorda sicuramente della ricetta del pidone messinese, il piatto che ha fatto la differenza nell'ultima puntata ambientata in Sicilia. Si tratta di un rustico che non manca mai sulle tavole di casa, ma anche nei banchetti dedicati allo street food, soprattutto nella zona di Messina.

Si tratta di una sorta di calzone con impasto non lievitato, che può essere fritto oppure cotto al forno, farcito con i più svariati ingredienti, anche se quelli tradizionali sono sicuramente scarola, pomodoro, acciughe e formaggio. In alcuni casi il ripieno include pomodorini tagliati a pezzi, ma non mancano varianti che sostituiscono gli ingredienti classici con altri decisamente meno caratteristici, come prosciutto e formaggio.

Le origini del pidone (o pitone) risalgono alla cucina povera e all’usanza di friggere la pasta del pane avanzata per renderla più gustosa e appetibile. Nel corso del tempo venne aggiunto anche il ripieno, fatto con gli ingredienti del posto, e il pidone acquisì la sua tipica forma a mezzaluna.

Vi è venuta gola? Ecco come si fa la ricetta del pidone messinese.

Partiamo dagli ingredienti

La ricetta del pidone messinese non è difficile da fare, basta conoscere i giusti ingredienti e i passaggi. Vediamo innanzitutto che cosa dovete mettere nel carrello della spesa se volete preparare questo tipico cibo da strada siciliano:

  • 500 g di farina 00
  • 250 g farina di semola rimacinata
  • 2 cucchiai di olio
  • 300 ml di acqua
  • 1 cucchiaio di sale
  • 2 cucchiai di vino
  • 1 cespo di scarola riccia
  • 2 pomodori
  • 5 acciughe
  • 300 g di tuma o primo sale siciliano
  • olio di semi
  • sale
  • pepe

La ricetta del pidone messinese

Eccoci finalmente alla ricetta del pidone messinese. La prima cosa da fare è dedicarsi al ripieno. Lavate bene la scarola, tagliatela a pezzetti e asciugatela con particolare cura: utilizzate prima una centrifuga per insalata e poi un canovaccio pulito. Mettete poi la scarola in una ciotola insieme ai pomodori e privati dei semi e tagliati a dadini, alle acciughe spezzettate e al formaggio a cubetti. (Anche se la tradizione vuole che il formaggio utilizzato nel ripieno dei pitoni messinesi sia la tuma o il primo sale siciliano, se non riuscite a trovarli potete sostituirli tranquillamente con della provola o della scamorza). Condite il tutto con olio, sale e pepe e tenete da parte.

Passate ora alla realizzazione dell'impasto. Mettete in una ciotola le due farine, aggiungete il sale e poi , in questa sequenza, l’olio, il vino e l’acqua. Impastate energicamente a mano fino ad ottenere un composto bello elastico. Formate quindi un panetto, avvolgetelo nella pellicola e lasciatelo riposare per un’ora.

Trascorso il tempo di riposo, dividete il vostro impasto in 10 parti della stessa grandezza, in modo che abbiano circa lo stesso peso. Stendetele con il matterello in modo da raggiungere 3 mm circa di spessore e mettete al centro di ogni pidone un cucchiaio abbondante di ripieno. Chiudeteli infine a mezzaluna e sigillate con cura i bordi utilizzando una chiusura a cordoncino.

Attenzione: mentre eseguite l’operazione di chiusura dei pidoni, fate attenzione a non ungere i bordi dei dischi di pasta, perché potrebbero aprirsi in cottura e far fuoriuscire l'impasto. Piuttosto, se i dischi di pasta dovessero risultare troppo secchi, potete inumidirne leggermente i bordi passandoci il dito bagnato d’acqua.

Friggeteli quindi in olio di semi bollente fino a che non risulteranno dorati in modo uniforme, poi scolateli con una schiumarola, passateli su carta assorbente e serviteli immediatamente. In alternativa, potete cuocerli anche al forno: a 190° per circa 20 minuti, fino a doratura. Considerate però che il risultato in termini di croccantezza e friabilità non sarà lo stesso.

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Emanuela Testori
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