Tra i dolci che si mangiano all’Epifania non può mancare la pinza veneta, tradizionalmente degustata davanti ai fuochi epifanici, accompagnata da un bicchiere di vin brulé bello caldo. Non bisogna poi dimenticare di lasciarne un po’ alla Befana!
Si tratta di una preparazione molto semplice e rustica, fatta con ingredienti poveri: generalmente farina di mais (quella della polenta) uvetta e frutta secca.
Ma la ricetta della nonna della pinza veneta cambia da zona a zona e ogni famiglia ha la propria versione. La si può quindi trovare fatta con pane raffermo e avanzi di polenta, pasta lievitata, farina bianca e gialla, oltre naturalmente alla immancabile frutta secca.
Il risultato è comunque delizioso! Scopriamo come realizzarla in due varianti.
La ricetta della nonna della pinza veneta è un modo di utilizzare il pane raffermo che si ha in casa, assieme alla farina di polenta, diffusissima in queste zone. Vediamo dunque quali sono gli ingredienti che dovete procurarvi:
Per prima cosa tagliate i fichi a pezzettini e mettete in ammollo l’uvetta in acqua. Prendete il pane raffermo, sminuzzatelo con le mani e mettetelo a bagno nel latte, in modo che si inzuppi bene. Lavoratelo poi con le mani, fino a ridurlo in una pappetta che dovete mettere in una pentola, a fuoco basso. Unite alla pappetta di pane la farina di mais e lo zucchero, mescolate bene con un cucchiaio di legno e poi aggiungete anche il succo d’arancia e la sua buccia grattugiata. Da ultimo aggiungete anche i pinoli, i fichi e l’uvetta.
Fate cuocere il tutto a fuoco basso, mescolando continuamente. Trascorso circa un quarto d’ora, trasferite l’impasto in una tortiera rivestita con carta forno, livellate la superficie con il dorso di un cucchiaio e spolverizzate con un po’ di zucchero. Cuocete la vostra pinza veneta, ricetta della nonna, in forno statico preriscaldato a 170 gradi per circa 35 minuti.
Come dicevamo, la ricetta della nonna della pinza veneta non è una e una sola. Ogni famiglia ha le sue tradizioni e questo dolce si presta a moltissime varianti. Vediamo questa, più ricca e sostanziosa, ma sempre basata su ingredienti di recupero. Ecco quali sono:
Questa ricetta della nonna della pinza veneta parte direttamente dalla preparazione della polenta, ingrediente base del dolce. Portate a bollore un litro di acqua con un cucchiaino di sale, quindi versate a pioggia la farina di mais, mescolando prima con una frusta e poi con un cucchiaio di legno. Cuocete per 40 minuti mescolando di tanto in tanto, quindi trasferite la polenta in una ciotola e lasciatela intiepidire.
Ammollate l’uvetta in acqua tiepida, tagliate la mela a cubetti e i fichi secchi a strisce. Quando la polenta si sarà intiepidita, mettete nella ciotola anche la farina, la frutta, sia fresca che secca, i canditi, la grappa, i semi e il burro fuso. Versate poi l’impasto in una teglia rivestita di carta forno, andando ad ottenere uno spessore al massimo di 3 cm. Cuocete in forno statico preriscaldato a 170°C per 1 ora, quindi sfornate e lasciate raffreddare completamente prima di servire.