Elio Germano è uno degli attori più politici del cinema italiano e forse proprio per questo teneva particolarmente a partecipare a La Storia. La trasposizione del romanzo di Elsa Morante di Francesca Archibugi lo vede nei panni di uno sfollato dopo i bombardamenti di San Lorenzo, un ruolo che rivede tristemente nei telegiornali di oggi. L’intervista di Michele Lilla per TAG24.
Elio Germano nell’intervista a TAG24 sottolinea la drammatica attualità de La Storia, perché la guerra è purtroppo compagna della nostra contemporaneità: Una storia che purtroppo diventa attuale da sola, comincia con l’Italia durante la guerra e sotto le bombe. Queste è qualcosa per noi accaduto 70 anni fa, per tante persone invece è qualcosa che sta avvenendo in questi giorni.
L’attore parla con il cuore colmo di dolore del conflitto a Gaza: Giravamo le scene dei rifugi mentre vedevamo in televisione altre persone sotto i rifugi, oggi purtroppo ci sono persone che non hanno neppure quelli perché bombardano addirittura gli ospedali o i luoghi di raccolta per i civili. Questa serie può essere un’occasione di riflessione su questa cosa che ha prodotto l’essere umano ed è la guerra, purtroppo non riusciamo a debellarla come fosse un cancro che non riusciamo a sconfiggere.
L’attore sottolinea come la responsabilità dei conflitti sia molto chiara: Scontiamo come allora la propaganda che si fa per legittimare e giustificare una guerra che viene definita come necessaria o giusta quando invece non lo è mai. I risultati di queste operazioni sono che le persone soffrono l’orrore della guerra e che viene sempre mosso da chi la guerra la comanda e trae i suoi privilegi personali. Loro hanno una profonda distanza da chi la guerra la subisce in termini di dolore e lutto.
Elio Germano invita tutti alla riflessione: Noi con questo racconto abbiamo avuto la possibilità di ricordarci ciò che abbiamo subito noi e ciò che invece stanno subendo altri oggi.
Gli episodi de La Storia saranno otto divisi in quattro prime serate, la serie inizierà l’8 gennaio e si concluderà di conseguenza probabilmente prima del Festival di Sanremo.