Sapete che cos'è il frutto del drago e come usarlo in cucina? Stiamo parlando della pitaya: ricette a non finire con questo frutto tropicale che arriva dritto dall’Estremo oriente. Lo coltivano e lo consumano in Vietnam, Thailandia, Cina, Australia, ma anche in America centrale. Si tratta di un delizioso frutto dalla polpa bianca oppure rossa che viene chiamato a volte anche frutto della discordia: si vede che è così buono che ce lo si ruba di mano pur di gioire del suo sapore.
Prima di scoprire alcune ricette con la pitaya, scopriamo di più su questo singolare ingrediente. La pitaya è il frutto di una pianta chiamata Hylocereus Undatus, che si sviluppa fino a dieci metri di altezza sfruttando altre piante per reggersi. In occidente non è molto che lo stiamo importando: per cui se volete stupire i vostri commensali con qualcosa di esotico la pitaya è la soluzione che fa per voi. Poiché parliamo di frutta è quasi scontato ricordare che il frutto del drago, oltre ad essere delicato e delizioso, presenta un buon apporto vitaminico e numerosi minerali e sostanze antiossidanti. Di sicuro ci può dare un buon apporto energetico e aiutarci a combattere gli effetti dello stress e del nervosismo: si sa, il bello e il buono rendono migliore la vita.
Prima di accingersi a preparare delle ricette con la pitaya è anche importante conoscere che sapore ha il frutto del drago. In quanto frutto tropicale il suo sapore originale è comprensibile solo nel momento in cui lo si assaggia. In ogni caso possiamo dichiarare che ha dei sentori che ricordano un perfetto equilibrio fra kiwi, fico d’india, pera. Per mangiarlo basta semplicemente sbucciarlo e gustare la sua deliziosa polpa.
Di seguito presentiamo alcune ricette dolci con la pitaya. Nulla vieta però, una volta scoperto il sapore di questo frutto tropicale, di svilupparne le potenzialità accostandolo ad altri ingredienti, magari salati, per creare nuovi e inusuali piatti.
Partiamo con un sorbetto di pitaya al miele con salsa alla papaia che sarà la nostra prima ricetta. Ecco gli ingredienti:
La preparazione del sorbetto di pitaya è semplice: partiamo sbucciando proprio il nostro frutto del drago per prelevarne la polpa e tagliarla a tocchetti. Ci serviranno circa 400 g di polpa. Una volta pronta va frullata aggiungendo il miele e poi mettendo il composto nella gelatiera. Lasciate lavorare la macchina per circa 40 minuti.
Intanto potete affettare la carambola e la papaia già sbucciata e affettare finemente la polpa del cocco. I pistacchi vanno tritati in modo grossolano. Spremete anche metà pompelmo mentre l’altra metà sbucciatela e pulite gli spicchi. Mettete nel frullatore il succo di pompelmo e metà della papaia: frullate fino a ottenere una salsa. A questo punto versate in delle coppette il sorbetto e guarnite con la salsa e la frutta che avete a disposizione.
C’è una cosa che ispira la pitaya: ricette particolari come questa che abbina frutta e patate viola. Ecco gli ingredienti:
Per prima cosa si taglia a cubetti la frutta e poi la si versa in coppette di vetro. Fate sciogliere in una casseruola 40 g di zucchero e 200 g di acqua poi unite 2 g di agar-agar mescolati a 5 g di zucchero. Utilizzate una frusta per stemperare il tutto e fate sobbollire per 5 minuti. Levate dal fuoco, aggiungete scorza di limone grattugiata e fate intiepidire mescolando. Questo composto va versato sulla frutta nelle coppette. Una volta che la gelatina si sarà consolidata versate ancora un po’ di composto quindi mettete a raffreddare.
Intanto tagliate sottilmente le patate e mettetele in una casseruola con latte e 25 g di zucchero: fate quindi lessare per 25-30 minuti dal bollore. Poi fate intiepidire e quindi frullate per realizzare una crema che manterrete tiepida. A questo punto montate su un bagnomaria caldo i tuorli d’uovo con 8 mezzi gusci di zucchero e 8 mezzi gusci di Marsala. Montate con le fruste elettriche fino a ottenere una spuma soffice e consistente. Ora potete versare la crema di patate nei bicchieri, completare con uno strato di zabaione e spolverizzare con peperoncino in polvere. Si servono assieme i due contenitori: prima si mangia la crema di patate e poi la gelatina di frutta.