L'acquisto di immobili all'asta è diventato un'opportunità significativa per coloro che cercano di investire nel mercato immobiliare. Questo metodo di acquisto offre la possibilità di acquisire proprietà a prezzi notevolmente inferiori rispetto al mercato tradizionale, offrendo quindi un potenziale di investimento considerevole. Tuttavia, una domanda legittima che ci si può porre è la seguente: si può rivendere una casa comprata all’asta? E quanto tempo bisogna attendere dopo l’acquisto?
In Italia, non ci sono restrizioni legali che impediscono la rivendita di un immobile acquistato all'asta. Dopo averlo acquistato, sia che si tratti di una villa, di un appartamento in centro da ristrutturare o di un bilocale per studenti, il proprietario ha la libertà di rivenderlo quando lo desidera. Tuttavia, è importante essere consapevoli delle potenziali limitazioni temporali e delle regole per massimizzare i profitti dalla plusvalenza della vendita.
Prima di entrare nel dettaglio, andiamo a vedere come funziona precisamente un’asta immobiliare.
Acquistare un immobile all'asta può comportare un risparmio fino al 60% rispetto al prezzo di mercato, senza includere spese notarili. Tuttavia, il processo di acquisto all'asta è complesso e richiede un'attenta considerazione di diversi fattori:
Il prezzo d'asta rappresenta l'attrattiva principale per gli investitori. In Italia, il prezzo base d'asta è mediamente inferiore del 57% rispetto ai valori di mercato. Questo non garantisce che l'immobile verrà venduto a un prezzo scontato, ma aumenta la possibilità di ottenere un buon affare.
A differenza degli immobili sul mercato libero, l'acquisto di un'abitazione all'asta richiede più tempo. Bisogna attendere la data dell'asta stabilita dal giudice e, in caso di più offerte, partecipare a un'eventuale gara. Inoltre, potrebbe essere necessario aspettare il termine stabilito per lo sgombero dell'ex proprietario o il termine del contratto di locazione degli attuali inquilini.
L'acquisto di immobili all'asta è un'opzione vantaggiosa principalmente per i prezzi bassi. Inoltre, se la proprietà richiede ristrutturazioni, i bonus per l'efficientamento energetico e le ristrutturazioni interne possono aumentare il valore dell'immobile, rendendolo un investimento ancora più attraente.
Tuttavia, come ogni investimento, ci sono anche dei rischi da considerare: innanzitutto i costi da sostenere, che sulla base di ristrutturazioni potrebbero lievitare. Ma anche il fatto che l’immobile non sia vendibile per diverse ragioni, che potrebbero essere le stesse o di differenti che lo hanno portato a essere venduto all’asta.
Per partecipare a un'asta immobiliare, ecco i passaggi da seguire:
Prima di poter procedere alla rivendita di un immobile acquistato all'asta, è necessario attendere il decreto di trasferimento emesso dal giudice. Questo atto conferma ufficialmente la proprietà dell'immobile all'acquirente. Di solito, ci vogliono circa 120 giorni dalla data di aggiudicazione per ricevere questo decreto, sebbene i tempi possano variare a seconda delle specifiche dell'asta.
Una volta ricevuto il decreto di trasferimento, non ci sono limitazioni temporali specifiche per la rivendita dell'immobile. Questo significa che l'investitore può decidere di vendere l'immobile acquistato all'asta in qualsiasi momento, a patto di rispettare le normative fiscali vigenti.
Le regole di rivendita variano a seconda che l'immobile sia considerato "prima casa" o "seconda casa", in base quindi alla sussistenza di condizioni particolari:
Indipendentemente dal tempo trascorso dalla data di acquisto, la vendita di un immobile comporta la necessità di considerare le implicazioni fiscali. Nel caso di rivendita entro 5 anni dall'acquisto, è necessario pagare le tasse sulla plusvalenza. Questa è calcolata sulla differenza tra il prezzo di vendita e il prezzo di aggiudicazione all'asta.