Che sia nel bene o nel male è impossibile smettere di parlare di Chiara Ferragni. La fondatrice del marchio "The Blonde salad" e paladina della libertà femminile direttamente dal palco dell'Ariston torna sotto i riflettori. Smontato dal Codacons l'"effetto Ferragni" che avrebbe portato a un boom di prenotazioni all'Hotellerie de Mascognaz.
Si susseguono le disavventure di Chiara Ferragni, l'influencer finita nella shitstorm dei social dopo le accuse di frode aggravata mosse dapprima per la sua sponsorizzazione del Pandoro, poi estese a tutte le altre collaborazioni e prodotti. Stavolta, cade della trappola anche l'Hotellerie de Mascognaz, che ha ospitato la biondissima milanese e che subito dopo è stato travolto da una valanga di critiche.
Eppure, la "maledizione/benedizione" dell' "effetto Ferragni" aveva provocato una corsa alle prenotazioni, nei giorni scorsi, rendendo, di fatto, l'hotel totalmente sold out e con un guadagno di 10 mila followers sulla pagina social. Una vicenda che sembrava destinata al lieto fine.
Peccato che, come in tutte le favole, sia arrivato l'antagonista a smontare il sogno. Il Codacons, infatti, ha smentito il famoso "boom di prenotazioni" che si vociferava da giorni in un passaparola continuo fra testate giornalistiche e post social. Persino l'hotel, pare, abbia partecipato alla diffusione della notizia del "tutto completo".
È il Codacons stesso a rivelare la notizia, oggi, 2 febbraio, dopo aver indagato a fondo sulla notizia. Infatti, l'organizzazione per i diritti degli utenti e dei consumatori ha provato a prenotare un soggiorno presso la struttura, che vanta 28 unità abitative fra camere e chalet.
Così, l'Hotellerie de Mascognaz, l'albergo di Champoluc, nell’alta val d’Ayas in Valle d’Aosta, aveva annunciato dopo la bufera scatenata dal post dell'influencer - poi prontamente rimosso. Notizia rimbalzata di testata in testa, dal Gambero Rosso al Corriere, fino a Fanpage e Messaggero.
Una vicenda talmente grande da attirare l'attenzione del Codacons, che ha tentato di prenotare una camera scoprendo che sono tutte perfettamente libere e prenotabili.
Hanno fatto sapere i portavoce dell'organizzazione, che aggiungono:
Come si sul dire, una beffa oltre al danno per la strutta valdostana. Il tutto cominciato dalle segnalazioni dubbiose di molti cittadini all'associazione dei consumatori, che ha deciso di presentare un'istanza di accesso all'hotel per fornire i documenti circa il pagamento del soggiorno da parte della Ferragni. In questo modo, il Codacons potrà verificare l'esatta natura dei rapporti fra l’influencer e l’hotel - il quale ha sempre dichiarato di averla ricevuta come una normale ospite pagante.