06 Feb, 2024 - 12:04

Come ridurre il rischio di tumore alla prostata? L'esercizio fisico lo riduce del 35%

Come ridurre il rischio di tumore alla prostata? L'esercizio fisico lo riduce del 35%

Nuove ricerche hanno evidenziato un collegamento significativo tra l'esercizio fisico e il rischio di tumore alla prostata. Secondo uno studio recente, l'attività fisica regolare può ridurre il rischio di sviluppare il tumore alla prostata fino al 35%.

Questi risultati sottolineano l'importanza di uno stile di vita attivo nel prevenire questa malattia diffusa tra gli uomini.

Vediamo i dettagli di questa nuova scoperta

Come ridurre il rischio di tumore alla prostata con l'attività fisica

Anche un piccolo aumento della capacità cardiorespiratoria, pari ad appena il 3%, è in grado di ridurre il rischio di sviluppare il cancro alla prostata del 35%.

Ciò dimostra quanto sia importante fare attività fisica, non solo per la salute generale degli uomini, ma soprattutto per la protezione contro il cancro alla prostata.

Un nuovo studio che ha coinvolto esperti dell’Università di Göteborg in Svezia ha esaminato il legame tra i cambiamenti nell’idoneità cardiorespiratoria negli uomini adulti e il cancro alla prostata. I risultati sono stati pubblicati sul British Journal of Sports Medicine.

La maggior parte degli studi precedenti aveva valutato solo gli effetti della forma fisica in un dato momento e nessuno degli studi, invece, aveva mai esaminato i possibili effetti della forma fisica cardiorespiratoria sul rischio di sviluppare o morire di cancro alla prostata.

Per scoprire come l’idoneità cardiorespiratoria è collegata alla diminuzione di rischio del cancro alla prostata, gli esperti hanno analizzato i dati di oltre 57.000 uomini provenienti da un database nazionale svedese.

I ricercatori avevano a disposizione informazioni su attività fisica, stile di vita, autovalutazione della salute, massa corporea e altezza, nonché i risultati di almeno due test di fitness cardiorespiratorio su una cyclette.

L’incidenza del cancro alla prostata e i decessi associati sono stati ricavati dai registri nazionali.

I partecipanti sono stati divisi in tre gruppi uguali per verificare se il cambiamento della forma fisica rispetto alla forma fisica di partenze, avesse un effetto positivo sul rischio di cancro alla prostata.

Un gruppo era composto da partecipanti con una forma fisica non buona, un altro gruppo era composto da partecipanti con una forma fisica media e l’ultimo gruppo era composto da partecipanti con una forma fisica cardiorespiratoria elevata.

In un periodo medio di quasi sette anni, a 592 partecipanti è stato diagnosticato un cancro alla prostata e 46 di loro alla fine sono morti a causa della malattia.

I ricercatori hanno scoperto che un aumento annuo dell’1% della capacità cardiorespiratoria assoluta riduceva il rischio di cancro alla prostata del 2%.

Se invece la capacità cardiorespiratoria aumentava del 3% o più, in un anno avevano il 35% in meno di probabilità di sviluppare il cancro alla prostata rispetto a quelli la cui forma fisica era peggiorata nello stesso periodo.

Altri fattori di cui tenere conto per prevenire il rischio di tumore alla prostata

La prevenzione del cancro alla prostata può essere affrontata attraverso alcuni semplici cambiamenti nello stile di vita.

Vediamo alcuni consigli da mettere in pratica:

È importante anche sottoporsi regolarmente a esami per la diagnosi precoce della malattia, poiché la prevenzione è sempre meglio che la cura.

In Italia il cancro alla prostata è la terza neoplasia per mortalità. Questo significa che non bisogna sottovalutare i sintomi e la prevenzione.

Se c’è sangue nelle urine è opportuno rivolgersi al medico di base o all’urologo che potrà effettuare un’analisi delle urine, una diagnostica per immagini delle vie urinarie per visualizzare i reni e gli ureteri e, se necessario, una cistoscopia.

Altri segnali sono: sangue nello sperma, bisogno di urinare spesso, sensazione di non riuscirsi a svuotare la vescica dopo aver urinato.

In tutti questi casi contatta un urologo e approfondisci i sintomi. La prevenzione può salvarti la vita.

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Immacolata Duni
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