Nel complesso panorama previdenziale italiano, esistono diverse strade che permettono l'accesso anticipato alla pensione, a seconda delle condizioni lavorative e dei contributi versati. Tra queste, l'APE Sociale, la pensione di anzianità per lavori usuranti, e la pensione anticipata per i lavoratori precoci si distinguono per le specifiche categorie di lavoratori a cui si rivolgono e per i particolari requisiti richiesti. Andiamo a vedere nel dettaglio le caratteristiche, i requisiti e le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2024, offrendo un'analisi approfondita per navigare tra le opzioni disponibili.
L'APE Sociale rappresenta una soluzione previdenziale che mira a sostenere coloro che hanno svolto attività lavorative particolarmente gravose, permettendo un'uscita anticipata dal mondo del lavoro. Con specifici requisiti di età e contributivi, questa opzione è destinata a lavoratori dipendenti che hanno svolto, per significativi periodi della loro vita lavorativa, mansioni riconosciute come gravose dalla normativa vigente. La Legge di Bilancio 2024 ha apportato modifiche sostanziali ai requisiti e alle categorie di lavori considerati gravosi, ritornando in parte a una definizione più ristretta rispetto agli anni precedenti.
I requisiti per accedere all’APE Sociale 2024 sono i seguenti:
Un’altra novità rispetto allo scorso anno riguarda la cumulabilità dell’APE sociale con i redditi di lavoro, con quest’ultimo che deve essere occasionale e deve generare redditi che non superino i 5.000 euro annui.
Sono quindici le categorie di lavori gravosi, di cui 11 elencate nella Legge n. 232/2016, comma 179-d ed elencati nell’Allegato C:
Nel 2024 non figurano nell’elenco le seguenti 23 categorie (che erano state ammesse nei due anni precedenti):
La pensione di anzianità per lavori usuranti rappresenta un'altra faccia della medaglia previdenziale, focalizzandosi su coloro che hanno svolto attività lavorative particolarmente usuranti nel corso degli anni. Questa opzione prevede l'uscita anticipata dal lavoro per coloro che hanno svolto mansioni che mettono a dura prova la salute fisica e mentale, consentendo l'accesso alla pensione prima del raggiungimento dell'età prevista per la pensione di vecchiaia.
Per beneficiare della pensione anticipata, i lavoratori devono soddisfare determinati criteri, inclusi anni di servizio specifici in attività riconosciute come usuranti e l'età pensionabile. A partire dal 2017, è necessario che queste attività siano state svolte per un minimo di 7 anni negli ultimi dieci anni di lavoro o per almeno metà della vita lavorativa complessiva.
Nel 2024, i requisiti per uscire con la pensione anticipata corrispondono a:
Per la pensione di vecchiaia i requisiti sono i seguenti:
In Italia, il concetto di lavoro usurante si riferisce a specifiche categorie professionali sottoposte a condizioni di lavoro particolarmente usuranti, che comportano un impatto fisico e mentale notevole sui lavoratori. Queste condizioni sono riconosciute dalla normativa vigente, che prevede la possibilità di accedere a forme di pensionamento anticipato per mitigare gli effetti di tali condizioni sul benessere dei lavoratori.
Le categorie di lavori ritenuti usuranti sono ampiamente definite in base a criteri che tengono conto della natura e dell'ambiente di lavoro. Queste includono:
Una precisazione sui lavoratori notturni con meno di 78 notti lavorate all’anno: per chi ha lavorato da 64 a 71 notti annue subentra la Quota 99, mentre da 72 a 78 notti lavorate all’anno il principio è quello della Quota 98.
I lavoratori usuranti possono accedere alla pensione secondo il sistema delle quote se questo risulta più favorevole rispetto alle regole standard. In particolare, possono andare in pensione con 35 anni di contributi e un'età minima di 61 anni e 7 mesi. Per i lavoratori autonomi, la quota di uscita è più alta: l’età contributiva resta a 35 anni, mentre quella anagrafica è di 62 anni e 7 mesi.