Nel 2024, si aprono i seggi elettorali per le elezioni Europee, per cinque Regionali e diverse amministrative: cosa rischia uno scrutatore nominato che non si presenta al seggio?
Si tratta di una domanda molto interessante, oltre che attuale, che per ripensamenti o altre questioni, può capitare che uno scrutatore sia in qualche modo impossibilitato a recarsi al proprio seggio.
Vediamo cosa succede in questi casi.
Lo scrutatore è uno dei componenti del seggio elettorale ed è una figura importante e centrale per l’intera gestione del processo elettorale a scrutinio segreto.
Quali sono i suoi compiti? Lo scrutatore svolge importi funzioni in preparazione del seggio elettorale, durante le operazioni di voto e una volta conclusa l’elezione.
Nella fase preparatoria si occupa di firmare le schede elettorali e autenticarle. Prepara e predispone tutto il materiale utile alla votazione e, infine, si assicura che tutto sia a norma di legge.
Durante le operazioni di voto:
Una volta concluse le operazioni di voto si occupa, insieme agli altri componenti del seggio dello spoglio delle schede e assiste il presidente e il segretario nella redazione dei verbali e nelle operazioni conclusive allo scrutinio.
I cittadini, per diventare scrutatore non devono essere in possesso di requisiti troppo complessi.
È sufficiente:
L’iscrizione deve essere richiesta entro il 30 novembre di ciascun anno, la quale è gratuita e dura tutta la vita.
Tra i 20 e i 25 giorni precedenti le elezioni, la commissione elettorale comunale si riunisce e nomina gli scrutatori. Entro il 15° giorno precedente alla data delle elezioni, viene inviata la comunicazione di convocazione attraverso una notifica, pubblicata sul sito web del Comune. Gli scrutatori, come vedremo, dovranno assolvere la funzione, a meno di un grave e comprovato impedimento.
Il compenso dello scrutatore è variabile in base al tipo di elezione a cui prende parte:
Per un motivo o per un altro, ci si può trovare ad essere impossibilitati a recarsi al proprio seggio elettorale.
Una volta che si è stati nominati, recarsi al seggio diventa obbligatorio, pena sanzioni. Tuttavia, qualora si voglia rinunciare, non è sufficiente non presentarsi, ma esiste un’apposita procedura.
Innanzitutto, si può rinunciare solo in presenza di gravi e giustificati motivi. Non si può rinunciare per andare a vedere la partita, per esempio. La rinuncia, accompagnata da una grave motivazione, deve essere comunicata entro 48 ore dalla notifica, compilando l’apposito modulo presente sui singoli siti web dei Comuni.
Una volta ricevuta la comunicazione di rinuncia, l’ufficio elettorale provvederà alla sostituzione dei nominati con gli altri elettori compresi nella graduatoria, sorteggiati come sostituti già in occasione della prima nomina.
Cosa succede se non si comunica la rinuncia? Qualora non venga effettuata alcuna comunicazione, in presenza di gravi motivazioni nei tempi prefissati, si va incontro ad una sanzione compresa tra i 309 euro e i 516 euro.
Leggi anche: Tagliando antifrode cos’è