Bonus casa, lavori con irregolarità: quali effetti sulle detrazioni? Sono molte le domande ricevute che sollevano il problema della realizzazione di lavori non regolari e la perdita delle detrazioni fiscali. La non ottemperanza delle regole poste sugli interventi edilizi produce degli effetti diretti sull’agevolazione fiscale. Vediamo insieme i rischi delle irregolarità per il bonus casa.
Erroneamente, si tende a pensare che per ottenere l’accesso ai bonus casa passano anche i lavori con irregolarità e sia sufficiente il titolo abitativo collegato a CILA, SCIA e così via, correlati ai regolamenti edilizi ed urbanistici. Tuttavia, le irregolarità sull’esecuzione dei lavori fanno scattare dei rischi nei confronti dei committenti dei lavori. Nei casi gravi si procede con la demolizione dell’immobile.
Nella migliore delle ipotesi, non vengono riconosciute le agevolazioni previste per gli interventi edilizi, come spiegato dall’Agenzia delle Entrate nella circolare n. 17/E del 2024. Per questo motivo, spesso si sente parlare di beneficiari che hanno perso il diritto al Superbonus, all’ecobonus ordinario, al bonus ristrutturazione e molti altri.
Prima di avviare gli interventi edilizi, è importante verificare diverse condizioni, inclusa la presenza di un titolo abitativo, SCIA, CILA, CILAS, permesso a costruire o interventi in edilizia libera. Vi abbiamo parlato delle diverse condizioni applicate agli interventi edilizi in un altro articolo di approfondimento, sempre qui su Tag24.it. D’altronde, i lavori edilizi per cui si richiede il bonus casa devono essere realizzati senza irregolarità tenendo conto delle vigenti disposizioni normative.
La norma prevede la revoca del Superbonus nei seguenti casi:
Per quanto riguarda gli interventi realizzati con il Superbonus, il beneficio fiscale non si blocca se vengono rilevati degli abusi edilizi, ma scatta la revoca in presenza di una delle condizioni sopra esposte.
I lavori in edilizia libera non richiedono la presenza di un titolo abitativo e possono essere realizzati senza la comunicazione preventiva. Come si legge su investireoggi.it, gli interventi realizzati in manutenzione ordinaria rientrano nel campo dei lavori in edilizia libera, come ad esempio i lavori realizzati per la messa a norma degli impianti tecnologici e così via.
Diversamente, gli interventi soggetti a CILA riguardano i lavori realizzati dietro la comunicazione di inizio degli interventi e asseverazione del tecnico, mentre la CILAS prevede gli interventi edilizi oggetto del Superbonus.
Il permesso per l’avvio dei lavori viene richiesto per le costruzioni di nuovi immobili, per gli interventi di ristrutturazione urbanistica, e quelli in ristrutturazione edilizia rivolti alle modifiche del volume, sagoma, superfici, unità immobiliare, e così via.
La SCIA viene richiesta per gli interventi diversi da quelli sopra esposti; infine, la super SCIA viene utilizzata in sostituzione del permesso per costruire.
Sicuramente, tra i motivi ostativi all’accesso ai bonus casa, il primo posto è riservato ai lavori con irregolarità. Per ottenere le agevolazioni fiscali correlate agli interventi edilizi, è necessario realizzare gli interventi senza alcuna difformità.
Nel merito, è indispensabile considerare che per ottenere un incentivo fiscale per gli interventi realizzati non devono essere riscontrate difformità.
È importante notare che se la difformità riguarda il titolo abitativo o l'inversione dei documenti CILA o SCIA, la norma prevede l’ammissione ai bonus edilizi.
Se, invece, nella realizzazione degli interventi non è presente solo la difformità sul titolo abitativo, ma anche irregolarità dei regolamenti edilizi o strumenti urbanistici, si perdono tutte le agevolazioni fiscali previste dai bonus edilizi.