28 Feb, 2024 - 09:35

Come riconoscere il craving, quali sono i sintomi e come uscirne

Come riconoscere il craving, quali sono i sintomi e come uscirne

Riconoscere e gestire il craving è fondamentale per mantenere uno stile di vita sano ed equilibrato. Provare desideri intensi e incontrollabili per determinati cibi o comportamenti, può influenzare negativamente il nostro benessere emotivo

Questi desideri insaziabili possono influenzare le nostre scelte alimentari e di vita, e compromettere il nostro stato di salute.

Riconoscere i sintomi tipici del craving è il primo passo per affrontare questo fenomeno in modo efficace.

Come riconoscere il craving

I sintomi del craving possono manifestarsi in vari modi come:

  • un forte desiderio improvviso per un cibo specifico;
  • un'intensa voglia che non passa facilmente;
  • enorme difficoltà nel concentrarsi su altre attività a causa del desiderio irrefrenabile.

Per fortuna, esistono strategie efficaci per superare il craving (alimentare, ma anche riguardante sostanze stupefacenti o comportamenti specifici) e mantenere il controllo sulla propria alimentazione e sui propri desideri.

Conoscere e applicare queste strategie può aiutare a ridurre l'impatto dei craving sulla nostra dieta, sulla nostra vita e a promuovere scelte alimentari e di vita più salutari nel lungo termine.

Quali sono le strategie efficaci per uscire dal craving alimentare?

Una strategia efficace per contrastare le abitudini negative che vengono prodotte da un craving alimentare abituale, consiste nell'adozione di una dieta regolare ed equilibrata.

Secondo alcuni ricercatori, l'appetito spesso si manifesta quando manca un adeguato ritmo nelle abitudini quotidiane, come sonno e momenti di relax, e questo causa infine uno squilibrio nell’organismo.

È noto che la carenza di sonno, per esempio, può aumentare la sensazione di fame, così come lo stress psicologico. Contrastare queste situazioni, specialmente dormendo abbastanza e utilizzando tecniche di rilassamento (come il rilassamento muscolare progressivo), può aiutare a contenere l'appetito.

Altri consigli per ridurre il craving alimentare sono i seguenti:

  • Seguire una dieta bilanciata contribuisce a ridurre il desiderio di cibi specifici, e una pausa di quattro-cinque ore tra i pasti facilita la scomposizione dei grassi nel corpo.
  • Evitare digiuni prolungati, soprattutto per perdere peso, perché questo può avere l'effetto contrario portando a improvvisi attacchi di fame.
  • Prendersi il tempo di mangiare consapevolmente, dedicando almeno 15 minuti a questa attività.
  • Mangiare lentamente, concedendosi il tempo necessario per sentirsi sazi.

Quando consultare un medico per uscire dal craving

Se gli episodi di craving alimentare avvengono raramente, e sono spesso causati da sforzi fisici o mentali intensi o da lunghe pause dal cibo, generalmente non è necessario consultare un medico.

Per quanto riguarda la gravidanza e l'adolescenza, invece, l'aumento del desiderio di cibo è considerato normale e riflette un maggiore bisogno di energia.

Nonostante ciò, è consigliabile chiarire con il medico qualsiasi cambiamento nell'appetito al fine di escludere eventuali disturbi metabolici e prevenire la malnutrizione. È fortemente consigliato consultare un medico se, nonostante una dieta sana ed equilibrata, si avverte costantemente fame o desideri eccessivi, bramosi, irrefrenabili.

Questo può essere un segnale d'allarme del corpo che richiede l'attenzione di uno specialista per chiarire le cause sottostanti.

Anche se si sospetta che il desiderio di cibo sia dovuto a fattori psicologici, è consigliabile consultare un medico per escludere eventuali problematiche e ricevere il supporto adeguato, come potrebbe essere la terapia cognitivo-comportamentale.

Quali sono i rischi del craving alimentare?

Questo desiderio incontrollabile per un particolare alimento, può comportare diversi rischi per la salute se non gestito adeguatamente.

In primo luogo, può portare a uno squilibrio nella dieta e all'eccesso di consumo di cibi ad alto contenuto calorico, zuccheri e grassi, contribuendo così al sovrappeso e all'obesità.

Questo, a sua volta, aumenta il rischio di sviluppare condizioni mediche croniche come il diabete di tipo 2, le malattie cardiache e l'ipertensione. Il craving, inoltre, può influenzare negativamente l'umore e il benessere psicologico, portando a senso di colpa o vergogna legate all'eccesso di cibo.

Questo fenomeno può anche causare disturbi alimentari come la bulimia o il disturbo da alimentazione incontrollata.

Pertanto, è importante riconoscere e affrontare il craving, cercando il supporto di professionisti se necessario, per prevenire conseguenze negative sulla salute fisica e mentale.

In conclusione, anche se il craving può rappresentare una sfida significativa per la salute fisica e mentale, è possibile gestirlo correttamente. È importante essere consapevoli dei rischi associati a questo fenomeno e adottare strategie efficaci per affrontarlo.

Inoltre, cercare il supporto medico e professionale è fondamentale per uscirne e ritrovare il benessere.

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Immacolata Duni
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