La Tassa sui Rifiuti, nota come TARI, è incaricata di finanziare i servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani. Ogni proprietario o inquilino di immobili ad uso abitativo, commerciale o industriale è tenuto al pagamento di questa imposta, calcolata in base a specifici criteri che tengono conto delle dimensioni dell'immobile e del tipo di attività svolta. Vediamo in dettaglio come viene calcolata la TARI, le sue scadenze precise per il 2024 e le modalità di pagamento disponibili.
Il calcolo della tassa sui rifiuti si basa su due componenti principali:
Ogni Comune stabilisce le tariffe applicabili attraverso delibere del consiglio comunale, tenendo conto dei costi di gestione del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti. Pertanto, per un calcolo preciso della TARI dovuta, è necessario consultare le tariffe pubblicate sul sito ufficiale del proprio Comune.
Le scadenze per il pagamento della TARI variano in base alle decisioni di ogni singolo Comune. Tuttavia, un calendario tipo per il 2024 prevede:
La TARI distingue tra utenze domestiche e non domestiche:
Per le utenze domestiche, è prevista la possibilità di suddividere il pagamento in più rate, con scadenze specifiche per gli acconti e per il saldo. Ad esempio, gli acconti possono essere fissati per il 29 aprile, il 31 maggio e il 28 giugno, con un'opzione per il versamento in un'unica soluzione il 31 maggio. Il saldo finale deve essere corrisposto entro il 16 dicembre.
Per le utenze non domestiche, le percentuali di acconto e saldo possono differire, riflettendo il diverso impatto ambientale e i diversi volumi di rifiuti prodotti.
Dal 2024, il tradizionale modello F24 lascia spazio al sistema PagoPA, una piattaforma di pagamento elettronico gestita da Soris che semplifica e unifica i versamenti verso la pubblica amministrazione. I contribuenti possono effettuare i pagamenti attraverso vari canali, inclusi i prestatori di servizi di pagamento aderenti al circuito PagoPA e i Punti Gialli Soris, garantendo flessibilità e accessibilità.
Il pagamento della TARI può avvenire tramite diverse modalità:
È importante sottolineare che molti Comuni offrono agevolazioni, riduzioni o esenzioni per determinate categorie di contribuenti, come nuclei familiari numerosi, soggetti a basso reddito o imprese che adottano pratiche virtuose nella gestione dei rifiuti.
Si raccomanda di verificare sul sito del proprio Comune o contattare gli uffici competenti per accedere a tutte le informazioni necessarie per beneficiare di eventuali sconti sulla TARI.
Per il 2024, sono previste specifiche agevolazioni per nuclei familiari numerosi e per cantieri di lunga durata, come quelli che superano i sei mesi. Un'esenzione parziale è inoltre prevista per le famiglie con più di quattro componenti e abitazioni di dimensioni contenute (inferiori a 80 mq).
La mancata o tardiva pagamento della TARI può comportare sanzioni, ma è possibile accedere al ravvedimento operoso entro un anno dal termine, beneficiando di condizioni più favorevoli. Inoltre, la TARI non pagata va in prescrizione dopo cinque anni dall'anno successivo a quello di imposta.
Pertanto, se non si dovesse pagare la TARI 2024, la prescrizione interviene dopo 5 anni a partire dal 2025, quindi nel 2030 la tassa non sarebbe più dovuta, in mancanza di cartelle esattoriali, notifiche e avvisi di pagamento.