La NASpI rappresenta un beneficio economico mensile fornito ai lavoratori disoccupati.
È destinata a coloro che hanno perso involontariamente il loro impiego con un contratto subordinato, come nel caso di un licenziamento.
È importante notare che la NASpI non è erogata nel caso di dimissioni volontarie, a meno che non siano giustificate da particolari motivi, come le dimissioni per giusta causa. Successivamente, esamineremo dettagliatamente tutte le situazioni possibili.
L'importo massimo dell'indennità mensile di disoccupazione nel 2024 ammonta a 1.550,42 euro.
La NASpI viene erogata a coloro che soddisfano contemporaneamente i seguenti criteri:
La NASpI, un'indennità di disoccupazione, viene erogata mensilmente per un periodo massimo di 2 anni. La sua durata è determinata in base alla metà delle settimane di contribuzione degli ultimi 4 anni, con un limite massimo di 24 mesi.
Non vengono considerati i periodi contributivi che hanno già portato all'erogazione di prestazioni di disoccupazione, anche nel caso in cui tali prestazioni siano state ricevute anticipatamente in un'unica soluzione.
Per quanto riguarda l'inizio della prestazione, la NASpI è concessa al lavoratore dal giorno successivo all'ottavo giorno dalla data di cessazione del rapporto di lavoro, se la domanda è presentata entro tale termine. In alternativa, può iniziare dal primo giorno successivo alla presentazione della domanda se questa viene inviata successivamente all'ottavo giorno ma entro il termine massimo previsto dalla normativa vigente.
In caso di circostanze particolari, come maternità, malattia, infortunio sul lavoro/malattia professionale, mancato preavviso, licenziamento per giusta causa o contenzioso, si applicano criteri specifici. È importante considerare anche gli effetti sospensivi sugli eventi di malattia e maternità che possono verificarsi durante la percezione della NASpI. Per dettagli approfonditi, è consigliabile fare riferimento alla normativa di competenza.